Al bando rivalità e campanilismi, in Alta Val Seriana vince la collaborazione. Tre società di calcio – l’Us Rovetta, l’Asd Villa d’Ogna e la PoliArdesio – hanno deciso di unire parte dei loro settori giovanili e dar così vita a una nuova realtà. Il progetto si chiama “Synergy” e, in prospettiva, c’è la nascita dell’Union Club.
L’iniziativa vuole facilitare l’attività sportiva dei ragazzi che abitano in Alta Val Seriana, ma anche dar loro nuove opportunità di crescita. «L’obiettivo – spiega Cristian Barzasi, presidente dell’Us Rovetta – è raggruppare i ragazzi del territorio in un unico progetto. Riuscire a dar loro la possibilità di continuare a giocare a calcio e, magari, anche l’opportunità di fare salti di livello qualitativamente più alti rispetto a quelli che oggi riusciamo a raggiungere».
Il progetto, che partirà con la prossima stagione sportiva, è rivolto a ragazzi compresi nella fascia d’età che va dai nati nel 2011 ai nati nel 2006. Le tre società uniscono le loro forze «per creare squadre condivise di un’unica realtà che in un primo tempo prenderà il nome di Union Club Rovetta e in futuro diventerà un’unica società».
Il progetto prende in considerazione solo i bambini tra 2011 e 2006 perché, spiega il presidente dell’asd Villa d’Ogna Giacomo Trussardi, «crediamo che i bambini più piccoli sia più corretto lasciarli crescere nelle squadre degli oratori, dove possono compiere il loro percorso per poi eventualmente trasferirsi da noi».
Tra i punti di forza del progetto, i presidenti elencano la possibilità di utilizzare quattro campi a 11, due campi a 7, tre palestre, una piscina. E poi quattro pulmini per il trasporto dei ragazzi, camp estivi, ma anche allenatori e preparatori formati attraverso incontri con professionisti del settore.
Per ora si parte con tre società, ma la speranza è che il progetto si possa allargare anche ad altre. «La nostra intenzione era coinvolgere tutto il territorio dell’Alta Val Seriana – aggiunge Cristian Barzasi -. Abbiamo invitato anche altre società, che per ora hanno deciso di non partecipare. Ci auguriamo possano esserci in futuro».
Il servizio di Antenna2: