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Il primo maggio a Bergamo, in migliaia per un lavoro nel segno della Costituzione

Un primo maggio dedicato alla Costituzione, a Bergamo, con Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali hanno deciso di ripartire dall’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Secondo gli organizzatori, in tremila hanno sfilato in corteo lungo le vie del centro cittadino partendo dalla stazione.

In piazza Vittorio Veneto hanno parlato i rappresentanti dei tre sindacati. Sul palco si sono alternati il segretario provinciale della Cisl Francesco Corna, il segretario provinciale della Cgil Marco Toscano e, infine, il segretario nazionale della Uil Pubblica amministrazione Sandro Colombi, a cui è spettato l’intervento conclusivo.

«Al centro della nostra Costituzione c’è il lavoro – ha detto Marco Toscano -. Chiediamo che il lavoro sia prima di tutto sicuro. I dati degli infortuni e delle morti sul lavoro nel nostro Paese sono drammatici. Mettere al centro il lavoro vuol dire poi mettere al centro il lavoro stabile. Non abbiamo bisogno di precarizzare ulteriormente il lavoro».

«Nella nostra provincia ricca ci sono alcuni che sono ancora esclusi dal mondo del lavoro – le parole di Francesco Corna -. Sono le persone più fragili, donne e giovani. Chiediamo che ci siano politiche attive del lavoro e che si investa per far sì che queste persone siano aiutate a riprendere il lavoro e sia fornita loro una possibilità di autodeterminazione e autosufficienza».

«Oggi è una giornata di mobilitazione, un po’ meno festa – ha aggiunto Sandro Colombi -. Noi siamo gente che vive di lavoro, ma in questo Paese il lavoro manca, stressa e spesso non rende abbastanza. E, soprattutto, cambia».

A conferma di quanto sostenuto dai segretari, dal palco anche le parole di due lavoratori della logistica e della sanità.

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Categorie: Notizie
Tag: Cgil, Cisl, Primo maggio, Uil

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