Dopo oltre quaranta ore di permanenza in grotta, è stata portata in salvo la speleologa bloccata nella “Bueno Fonteno”. Più di settanta soccorritori del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (tecnici di soccorso speleologico, di soccorso alpino, medici e infermieri) hanno collaborato per la buona riuscita dell’intervento, ininterrottamente da domenica scorsa fino al primo pomeriggio di oggi, martedì 4 lugli.
La speleologa, Ottavia Piana, 30 anni, di Adro (Brescia), domenica era impegnata nella risalita di una parete quando un blocco di roccia si è staccato e le è caduto su un ginocchio, causandole un grosso ematoma. L’incidente è avvenuto a circa 150 metri di profondità, a poco più di un chilometro dall’ingresso delle grotte. Con Ottavia Piana c’erano quattro amici: due sono rimasti con lei, gli altri due sono saliti in superficie a dare l’allarme.
L’esito è stato positivo soprattutto grazie alla presenza di tecnici provenienti anche dalle Delegazioni Cnsas di Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino e Alto Adige, che hanno supportato i colleghi lombardi della IX Delegazione da subito. Importante anche il ruolo svolto dalla componente alpina della VI Delegazione Orobica, che ha organizzato gli spostamenti delle squadre dal campo base verso la grotta e, in accordo con la Sala Operativa Regionale Alpina di Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) e con la Aat (Articolazione territoriale dell’agenzia) di Bergamo ha fatto in modo che la speleologa infortunata ricevesse i farmaci necessari per la permanenza in grotta.
«I tecnici di soccorso speleologico – sottolinea il Cnsas – rappresentano una delle nostre eccellenze e sono un punto di riferimento anche in ambito internazionale, come nell’intervento nella grotta Riesending – Schachthöhle in Baviera, che richiese ben 275 ore e si risolse grazie alla presenza italiana».
Dopo l’uscita dalla grotta della barella, i tecnici alpini hanno gestito il trasferimento verso il punto in cui l’infortunata è stata issata a bordo dell’elicottero di Areu di Bergamo con il verricello. Nelle ore precedenti, avevano predisposto con i Vigili del fuoco il sito per l’atterraggio e valutato anche un piano alternativo, qualora le condizioni meteorologiche non avessero consentito all’elicottero di arrivare in zona.
«L’intervento è concluso, un ringraziamento va a tutte le persone che hanno contribuito», sottolinea ancora il Cnsas.
Fuori dalla grotta alle 13,45 di oggi (martedì 4 luglio) la speleologa rimasta bloccata per un infortunio nell’abisso Bueno Fonteno. È stata subito trasportata in ospedale dall’elicottero di Areu.
Il servizio di Antenna2:


















