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Lago d’Iseo, grazie al Fai si riscopre la storica motonave Capitanio

Le Giornate Fai d’autunno rappresentano un’occasione unica per immergersi nello splendore dei territori italiani e condividere con altri visitatori l’orgoglio di appartenere al paese più bello del mondo. Tra i luoghi aperti in tutta la penisola palazzi, ville, chiese, castelli, aree archeologiche, esempi di archeologia industriale, musei e siti militari, mostrati attraverso lo sguardo curioso e originale dei volontari del Fai (Fondo ambiente italiano).

Sabato 14 e domenica 15 ottobre, in particolare, il Gruppo Fai di Sebino e Franciacorta organizza, in collaborazione con i Comuni di Predore e Sarnico, visite a quattro luoghi storici del Basso Sebino. I beni aperti sono le Terme romane e l’antica Chiesa Plebana a Predore, oltre a Villa Surre a Sarnico (aperta solo sabato) e la Motonave Capitanio 1926, per l’occasione ormeggiata a Predore.

«Siamo molto contenti di questa proposta che unisce il basso lago nel segno dell’acqua – dichiara Maria Luisa Lazzari, capogruppo di Fai Sebino e Franciacorta -. Si tratta tra l’altro di una zona di confine tra le province di Bergamo e Brescia, unite in quest’anno molto speciale a livello culturale, ma anche ambientale. Dopo 10 anni esatti torniamo a Predore, nelle Terme romane in cui scopriremo la storia della famiglia Nonii, importante in epoca antica, e riscopriremo l’antica Chiesa Plebana, anch’essa protagonista di numerose vicissitudini nel corso del tempo. Torneremo anche a Villa Surre a Sarnico, dove potremo visitare esterni e parte degli interni, compreso il grande salone con la visita unica sul lago».

La grande novità di quest’anno è tuttavia l’aggiunta, al portfolio dei luoghi visitati dal Fai, della motonave La Capitanio 1926. Si tratta del più antico battello ancora in funzione sul lago, e presto diventerà un museo navigante. La motonave, costruita appunto negli anni Venti, è oggi patrimonio storico della navigazione sul Sebino e sta per raggiungere il traguardo dei 100 anni di storia.

In origine era un piroscafo adibito al servizio passeggeri. Nel 1944 fu bombardata a Sarnico durante un’incursione aerea degli Alleati. Incendiatasi, andò in disarmo. Nel 1950 l’Italsider la trasformò in rimorchiatore per il traino delle chiatte che trasportavano i carri ferroviari da Lovere a Paratico. Dismessa dal servizio, l’imbarcazione fu acquistata da armatori privati per uso diportistico. Recuperata e restaurata negli ultimi anni, è oggi gestita dall’omonima associazione, che si occupa di conservarla in tutto il suo splendore, oltre a organizzare visite guidate ed eventi al suo interno.

«La nave, nel corso della sua storia, è sempre rimasta fedele a sè stessa, in un miracolo di conservazione navale dovuto anche al fatto di non essere corrosa dall’acqua salata, avendo navigato da sempre nel lago – spiega Valerio Maussier, dell’Associazione La Capitanio 1926 -. Quello che colpisce molto anche i visitatori più giovani è l’assenza di qualunque tipo di tecnologia moderna sulla nave, come sistemi gps ed energia elettrica. Nel tempo la nave ha rischiato più volte di essere distrutta o finire in rovina, ma è sempre riuscita a superare qualsiasi vicissitudine. È inoltre indissolubilmente legata alla storia di Lovere, dove è conservata oggi, anche grazie al nome che porta, derivato da Santa Bartolomea Capitanio, partona del paese».

Una grande soddisfazione, dunque, per l’associazione, che la motonave sia stata scelta per ospitare visite guidate durante le Giornate del Fai d’autunno. Il piroscafo, per l’occasione, sarà infatti ormeggiato all’imbarcadero di Piazza Locatelli a Predore, e sarà visitabile, sabato dalle 15 alle 19 e domenica dalle 10 alle 17.30.

Le visite nei quattro luoghi protagonisti delle Giornate Fai d’autunno sul Sebino si svolgeranno ad accesso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. Per maggiori dettagli sugli orari si rimanda al sito internet www.giornatefai.it.

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