Nembro si riconferma un paese attento alle politiche legate ai giovani, e lo ribadisce attraverso una novità inconsueta. Ieri (giovedì 26 ottobre) è stato infatti presentato il progetto “Azimut Cafè”, un bar gestito da giovani in collaborazione con diverse realtà e cooperative del territorio, che, come recita il sottotitolo del progetto: «ascolta, orienta, attiva».
«Il progetto è legato al bando “La Lombardia dei Giovani”, per il quale abbiamo ottenuto un contributo regionale attraverso la collaborazione di alcune cooperative del territorio – spiega Floria Lodetti, assessora ai Servizi alla Persona e alla Famiglia del Comune di Nembro -. In particolare, sono state importanti la Cooperativa Rapsoidea e la Cooperativa San Martino, oltre all’Acli di Nembro e quella di Bergamo. Ci piace pensare che Nembro, nella sua collocazione e nel suo modo di essere protagonista, possa diventare un punto di partenza per la costruzione di un Informagiovani che possa poi abbracciare tutta la media Valle Seriana. Questo sarebbe il nostro sogno: un Informagiovani di ambito che possa garantire ai ragazzi un pensiero e un’azione concreta per il loro futuro».
Dalla collaborazione tra il Comune e le diverse realtà attive a livello giovanile, l’idea inconsueta di mettere a disposizione, come spazio Informagiovani, un bar, ovvero quello nella sede dell’Acli Nembro in via Mazzini. In questo modo, l’ambiente del bar assumerà una connotazione legata proprio all’aggregazione costruttiva dei giovani.
«Abbiamo scommesso sull’aprire questo servizio a livello comunale nell’ottica di accattivare i ragazzi dando loro uno spazio di convivialità per avvicinarsi a questa realtà – ha spiegato Maria Grazia Gritti, responsabile dei Servizi alla Persona e alla Famiglia per il Comune di Nembro -. Si tratta per loro di un’opportunità di formazione, informazione e orientamento, non solo sul tema della scuola, ma anche su tutte le proposte che il nostro territorio offre. Siamo partiti quindi da una mappatura degli interessi dei ragazzi in età compresa tra i 15 e i 34 anni, attraverso la somministrazione di questionari. Dai dati che emergeranno, valuteremo e programmeremo le diverse attività e gli eventi nel bar, nel modo più mirato possibile».
Gli eventi avranno sempre come focus la creazione di soft skills e l’aggregazione giovanile, anche grazie al supporto delle cooperative che proporranno iniziative ludiche, ma anche culturali e di cittadinanza attiva.
«Obiettivo finale – conclude Gritti -, è che questo posto diventi un luogo dove questi ragazzi possono trascorrere del tempo, implementare i loro interessi e diventare cittadini attivi. In poche parole, sviluppare il loro benessere».