Riparte sotto i migliori auspici, lo sci a Colere. L’inaugurazione sotto una nevicata rappresenta il miglior viatico per i nuovi impianti di risalita, pronti ad aprire tra pochi giorni. A partire dal 7 dicembre, gli appassionati, in soli 10 minuti, potranno salire a quota duemila metri e godere così di 20 km di piste. Un sogno che si realizza a meno di 8 mesi dalla posa della prima pietra, grazie all’investimento della RSI srl, società detenuta al 100% da Valle Decia, facente capo per la quota maggioritaria al manager finanziario colerese Massimiliano Belingheri.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di diverse autorità: in primis l’assessore regionale Paolo Franco la sottosegretaria allo Sport di Regione Lombardia Lara Magoni, il sindaco di Colere e presidente della Comunità montana di Scalve Gabriele Bettineschi e gli altri sindaci scalvini. E poi consiglieri regionali e provinciali, altri sindaci e amministratori bergamaschi, il vicepresidente della Fisi Francesco Bettoni. Testimonial d’eccezione l’ex discesista azzurro Kristian Ghedina, vincitore di tre medaglie ai mondiali e di 13 gare in coppa del mondo, che proprio sulla Pista Italia di Colere colse uno dei suoi primi importanti successi in carriera.
Dopo la benedizione del parroco di Colere, don Mauro Tribbia, il taglio del nastro è stato affidato a Sara Mirone, moglie di Massimiliano Belingheri.
Solo due anni fa, nel dicembre 2021, Rsi presentava il progetto di rilancio del comprensorio turistico Colere 2200. Un completo rifacimento degli impianti e un rilancio infrastrutturale e operativo che, grazie ad una joint venture tra pubblico e privato: la convenzione tra RSI Impianti e il Comune di Colere per la progettazione, manutenzione e gestione del Comprensorio con durata 60 anni. L’impegno economico ammonta a circa
22 milioni di euro per il solo ramo impianti. Investimento a carico di RSI srl. A sostegno dell’impegno privato anche il contributo economico di Regione Lombardia, pari a 4,5 milioni di euro (20% degli investimenti del project financing e 15% degli investimenti complessivi). Contributo che si inserisce nel più ampio intervento di sostegno alla Val di Scalve, concretizzatosi con il patto territoriale siglato nell’ottobre 2022.
«Dopo la cerimonia dello scorso primo aprile che sanciva l’inizio dei lavori – ha sottolineato nel suo intervento Carlo Maurizio Zanni, presidente di Valle Decia – grazie all’impegno di tutti ci ritroviamo, dopo solo 8 mesi, sul piazzale della stazione di partenza di Carbonera per annunciare l’apertura della stagione 2023/2024 con impianti nuovi e una stazione rinnovata: Colere Infine Mountain. Questa giornata assume per le nostre comunità e l’intera valle una duplice valenza. Cento anni fa questa terra veniva segnata dal disastro del Gleno, seminando morte e distruzione. Oggi, nel ricordo di quel tragico evento e nella rispettosa commemorazione di quanti persero la vita, questo vuole essere un momento di rinascita. Di ripartenza. Un nuovo inizio».
Gli interventi
Nel tratto Carbonera – Polzone, la vecchia seggiovia biposto è stata sostituita con una nuova cabinovia ad agganciamento automatico 10 posti. Anche da Polzone a Cima Bianca la seggiovia biposto ha lasciato il posto ad una nuova seggiovia ad agganciamento automatico 6 posti. L’area Capanno viene riaperta con l’installazione di una seggiovia biposto riposizionata, mentre la seggiovia triposto del Ferrantino è stata sottoposta ad una importante revisione generale. Tra le novità più attese da chi ama discese a tutta adrenalina, sarà a disposizione la Pista Italia, il tracciato più impegnativo dell’intera Ski Area e, in ragione della sua particolare lunghezza e tecnicità, una delle piste più spettacolari delle Orobie. Un tracciato che partendo dal “Ferrantino” a quota 2.250 metri si snoda su un dislivello di 1.200 metri, con una lunghezza di 8 km.
I 2.200 metri della ski area dovrebbero rappresentare di per sé un’altitudine che offre buone garanzie di innevamento, ma anche nel caso di un inverno avaro di precipitazioni due interventi già effettuati garantiscono condizioni ottimali. È stato infatti ampliato il bacino idrico in località Polzone con una portata di 8 mila metri cubi e realizzato e completato l’impianto di innevamento che consente una copertura bianca su 7 km di piste. A questo si aggiunge, a completamento, il rifacimento dell’impianto di innevamento lungo la pista Presolana. Gli interventi effettuati consentono un miglioramento e dei tempi di percorrenza che risultano più che dimezzati.
Il futuro
Colere Infinite Mountain ha già un’agenda fitta per il futuro prossimo. A partire dal 2024 è, infatti, previsto l’intervento sui rifugi Plan del Sole e Cima Bianca, primi due lotti di un programma che mira a trasformare Colere in una meta attrattiva non solo per le note caratteristiche ambientali e sportive ma anche per l’esperienza gastronomica e di relax, ampliando il bacino di utenza dai soli sciatori agli amanti della montagna. Il progetto, commissionato allo studio P2A Design, già coinvolto nel project financing degli impianti di risalita, prevede – per un importo di circa 8 milioni di euro – la completa ristrutturazione di entrambi i rifugi, per ampliare l’offerta ricettiva e ottenere spazi comuni più attrattivi e differenziati in base alle diverse fruizioni.
Verrà inoltre avviata la costruzione di un secondo bacino idrico in quota funzionale al potenziamento dell’innevamento artificiale e come presidio antincendio. È in programma, inoltre, la progettazione e la realizzazione di un Bike Park con nuovi percorsi per le biciclette che consentiranno la destagionalizzazione del comprensorio turistico.
Rimane inoltre ferma l’intenzione di andare oltre la Val di Scalve con l’ampliamento del comprensorio fino a Lizzola.





















