Notizie

Cent’anni dopo, il ricordo del Disastro del Gleno

In Val di Scalve e Val Camonica le commemorazioni a 100 anni dal Disastro del Gleno. Alle 7.15 del 1° dicembre 1923 una parte della diga del Gleno crollò e 6 milioni di metri cubi d’acqua si riversarono a valle su Bueggio, Dezzo, Angolo con Mazzunno e Corna di Darfo, seminando morte e devastazione. Furono 369 le vittime accertate. Incalcolabili i danni. 

Oggi, venerdì 1° dicembre, la tragedia è stata ricordata con una commemorazione diffusa. Il “Percorso della memoria” è stato anticipato dalla messa solenne in ricordo delle vittime, celebrata alle 7.15 nella chiesa parrocchiale di Bueggio e presieduta da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano. All’orario del crollo, le campane di tutte le chiese della Valle di Scalve  hanno suonato insieme. Più tardi, il suono “a distesa” delle campane delle chiese parrocchiali di Darfo Boario Terme alle 7.35, ora dell’arrivo del Disastro nella zona di Corna. Poi la preghiera a ricordo delle vittime presso la chiesetta del Sacro Cuore e il lancio di un mazzo di fiori dal ponte sul Dezzo.

Sono poi seguite le cerimonie, a Bueggio, al Dezzo, a Corna di Darfo, con i discorsi delle autorità e i momenti dedicati al ricordo delle vittime. Nel pomeriggio, ad Angolo Terme, l’inaugurazione del “Memoriale in ricordo delle vittime del Gleno”.

Nel video, alcuni momenti delle commemorazioni a Bueggio e al Dezzo con le interviste ai sindaci di Vilminore di Scalve, Pietro Orrù, e di Azzone, Mirella Cotti Cometti.

Il Disastro del Gleno ha preceduto di 40 anni la tragedia del Vajont. A sottolineare questo legame, oggi per le commemorazioni del centenario, c’era anche il sindaco di Longarone, il paese sotto la diga del Vajont che venne letteralmente spazzato via il 9 ottobre 1963. 

Condividi su:

Continua a leggere

TG SPORT 1 DIC
Radici Group, consegnate le borse di studio ai figli dei dipendenti