Il borgo di Fiumenero torna a trasformarsi nel presepe vivente. È infatti pronta ad andare in scena la quindicesima edizione della rievocazione nata a Valbondione e poi presto trasferitasi nella frazione. Case e scorci del piccolo borgo sembrano fatti apposta per un viaggio a ritroso nel tempo, fino ai primi del Novecento.
Il presepe vivente, ogni anno, riporta in vita mestieri ormai scomparsi o drasticamente cambiati: lo straccivendolo, la cereria, l’ombrellaio, il calzolaio, per dirne solo alcuni. Nelle case e lungo le strade viene rievocata la vita di una volta. Tutto grazie a oltre cento comparse, per metà bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni.
«È l’entusiasmo che ci spinge ad organizzare questa rievocazione – dicono alcuni dei volontari impegnati nei preparativi -. Da circa un mese e mezzo stiamo lavorando per questa quindicesima edizione e ci sembra che stia riuscendo bene. Ci sono abitazioni che vengono aperte solo per il presepio vivente: luoghi chiusi anche per trenta o quarant’anni e rimasti praticamente com’erano una volta. È stata per tutti l’occasione per rivivere e far rivivere il passato. Grazie alla disponibilità di tante persone, rievochiamo poi i mestieri dell’antica società contadina. Quest’anno, rispetto alle ultime edizioni, avremo anche delle sorprese con nuove attività».
La quindicesima edizione del presepe vivente debutterà giovedì 28 dicembre, dalle 20.30 alle 23. La rievocazione sarà poi riproposta venerdì 29 dicembre, sempre dalle 20.30 alle 23, e nel pomeriggio di sabato 6 gennaio, dalle 14.30 alle 18.30.
L’ingresso è libero. Il luogo della rievocazione è facilmente raggiungibile in auto: saranno disponibili anche delle aree di sosta. Ci sarà inoltre la possibilità di usufruire di un servizio di bus navetta da Lizzola (pensilina: corsa alle 20 il 28 e 29 dicembre, alle 14 il 6 gennaio) e da Valbondione (palazzetto: corse dalle 20 il 28 e 29 dicembre, dalle 14 il 6 gennaio). Per informazioni contattare il numero 3406889404.