Taglio del nastro, ieri (mercoledì 6 dicembre), all’ospedale di Piario. È stato inaugurato il nuovo centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare. Realizzato negli spazi dell’ex lavanderia di Groppino, sarà pienamente operativo tra qualche mese. La mattinata ha offerto anche l’occasione per presentare la nuova macchina della Tac (Tomografia assiale computerizzata) che consente esami più veloci, diagnosi migliori e minor assorbimento di radiazioni.
Il centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare rappresenta la principale tra le azioni messe in campo nel 2018 per il potenziamento dell’ospedale di Piario, dopo la chiusura del punto nascita. Un intervento dal costo complessivo di 2 milioni e 550 mila euro, coperti grazie a fondi della Regione Lombardia e a un contributo di 330 mila euro del Gse (Gestore servizi energetici). Lo stabile è diviso in un pianoterra di 600 metri quadrati e un primo piano di 480 metri quadrati.
Il centro può contare su dieci posti per la residenzialità. Il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est, Francesco Locati, ha spiegato che al pianoterra ci sono «camere a due letti, ambulatori specialistici, spazi per la terapia occupazionale, soggiorno, cucina e altri spazi accessori». Il primo piano resta da completare. «Grazie a un finanziamento aggiuntivo accordato da Regione Lombardia, c’è già il progetto per la sistemazione – ha detto Locati -. A lavori ultimati, avremo più spazio per le terapie di gruppo, oltre a un centro didattico per la formazione, con la possibilità di ospitare percorsi universitari. L’intervento partirà a gennaio e dovrebbe concludersi in circa 5 mesi».
In questi anni, cinque studentesse dell’Università di Bergamo si sono laureate con tesi sui disturbi del comportamento alimentare, in collaborazione con l’Asst Bergamo Est. La collaborazione con l’ateneo di Bergamo prosegue in vista della costituzione di gruppi di lavoro congiunti e che troveranno ospitalità nella struttura di Piario. Lo scorso 15 settembre, inoltre, l’Università di Bergamo ha avviato un corso di perfezionamento universitario sui disturbi del comportamento alimentare che vede 25 iscritti. Dodici di questi sono professionisti dell’Asst Bergamo Est e rappresenteranno i punti di riferimento della rete che si sta costruendo proprio per i disturbi del comportamento alimentare.
Sempre Locati ha spiegato che proprio in questo ambito l’Asst ha dato avvio «ad attività propedeutiche grazie a fondi della Regione Lombardia. Abbiamo assunto un medico, cinque psicologi, tre dietiste, con ambulatori attivati al Centro psico sociale di Piario, nella Casa di comunità di Gazzaniga e nella Casa di comunità di Calcinate». Per il nuovo centro, ha aggiunto il direttore generale, «stiamo completando le procedure concorsuali per il reclutamento del personale: medici, psicologi, infermieri, educatori, dietiste, operatori socio sanitari, per un totale di 13 unità che si aggiungeranno alle 9 che abbiamo già reclutato».
I disturbi del comportamento alimentare, già elevati prima del 2020, sono aumentati dopo la pandemia. Il centro di Piario prevede la presa in carico globale del paziente attraverso percorsi personalizzati e un periodo di residenzialità variabile fino a un massimo di tre mesi.
Durante la mattinata è stato presentato anche il logo del centro, disegnato dagli allievi del corso di operatore grafico dell’Abf di Clusone.
L’ospedale di Piario, inoltre, da pochi giorni può contare su una nuova Tac. «Un macchinario a “128 strati” del valore di 470 mila euro, spesata con voci correnti di bilancio – ha spiegato ancora Francesco Locati -. Garantirà un ulteriore miglioramento della diagnostica per immagini insieme alla risonanza magnetica articolare già in funzione da più di un anno».