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Inizio inverno anomalo, ma la svolta è alle porte

Poca neve e temperature fuori stagione: sono state ancora una volta feste natalizie anomale, dal punto di vista climatico, sulle Orobie. Ma la situazione sta per cambiare: a partire da venerdì 5 gennaio l’inverno si riprenderà, almeno parzialmente, la scena. Tornerà la neve, anche se solo a quote alte, e dopo pochi giorni il gelo.

Abbiamo voluto fare il punto con il meteorologo Matteo Lacavalla, che cura l’appuntamento del sabato con le previsioni del tempo su Antenna2 e MyValley. Ci siamo anzitutto concentrati sull’anomalia delle Orobie, perché oltre le nostre montagne la situazione è stata finora ben diversa. «Le perturbazioni atlantiche che una volta portavano la neve sulle Orobie purtroppo latitano – spiega Matteo Lacavalla -. Queste perturbazioni ora impattano la catena alpina e portano intense precipitazioni sul versante nord alpino, ad esempio a Livigno e sull’Alto Adige. Sulle Orobie, invece, ci ritroviamo questo clima particolarmente mite: a Natale abbiamo avuto temperature superiori di 6/7 gradi rispetto alla media».

Una svolta, però, è alle porte. «Nella giornata di venerdì finalmente una perturbazione atlantica porterà le precipitazioni sul nostro territorio. Avremo piogge intense e nevicate oltre i 1400-1500 metri d’altitudine. A fine perturbazione, sabato, ci aspettiamo accumuli di 70 centimetri oltre i duemila metri».

Mentre alle nostre latitudini abbiamo avuto un clima tardo autunnale (anche 20 gradi a Bergamo), il Nord Europa è finito nella morsa del gelo. E un po’ del freddo scandinavo presto ci raggiungerà. «In Svezia le temperature sono scese a 46 gradi sottozero. È l’effetto dell’anticiclone russo-scandinavo – osserva Matteo Lacavalla -. A partire da metà della prossima settimana, in parte questo gelo raggiungerà anche i nostri territori». Anche se con temperature decisamente meno rigide.

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