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L’ Isiss Valle Seriana di Gazzaniga dice no al bullismo

“Sii un amico, non un bullo”. È racchiuso nello slogan che campeggia sul disegno di Hilary Ruggeri della 1LB il senso delle iniziative contro il Bullismo organizzate in questi giorni da docenti e studenti dell’Isiss Valle Seriana di Gazzaniga. Hillary raffigura l’urlo silente di una ragazzina, quasi ad evocare il celebre dipinto di Munch e, soprattutto, la necessità di raccogliere le richieste di aiuto di coloro che sono vittime, non solo a scuola, di episodi di gratuita prevaricazione.

“In occasione della Giornata Nazionale contro il bullismo – spiega la docente di riferimento Luana Fantozzi – anche la nostra scuola ha voluto sottolineare l’urgenza di un fenomeno sociale sempre in auge tra le nuove generazioni.
In collaborazione con le docenti Concetta Giansiracusa, Elisabetta Cosseddu e Maria Sancineto abbiamo articolato la giornata consegnando il decalogo del bullismo predisposto dalla Polizia di Stato, in formato cartaceo, agli studenti delle classi prime e seconde e in formato digitale alle rimanenti classi dell’Istituto. Si è posto anche l’accento sull’Albero della Pace riallestito in maniera permanente per sensibilizzare gli studenti su tutte le tematiche che purtroppo sono all’ordine del giorno : bullismo, guerre, conflitti. Un grazie alla dirigente Francesca Armanni e a docenti, collaboratori e studenti per il fattivo impegno messo in campo”.

All’ingresso, in una miriade di adesivi “Stop Bullismo” è stato esposto lo striscione: “All’Isis Val Seriana il bullismo non fa scuola”, teso a rafforzare i concetti poi sviluppati anche nelle diverse classi. “L “Albero della Pace ” – spiega la docente Maria Sancineto – era stato realizzato con gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento di religione, in particolare dai ragazzi ucraini. Per loro è stata organizzata un’attività specifica nella quale hanno potuto fare esperienza manuale, con l’utilizzo di attrezzi mai usati. L’ Albero rimarrà a disposizione di tutti i docenti che vorranno trattare argomenti a tema, sono stati utilizzati materiali di recupero, ovvero tubi di cartone compresso forniti dalla ditta Anesa che ha sede nel complesso Bellora fra Gazzaniga e Cene”.

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