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Leffe festeggia l’incoronazione della Madonnina con una mostra

Il 2024 segna una ricorrenza particolare per la parrocchia San Michele Arcangelo in Leffe, il 65° anniversario dell’incoronazione della Madonna Addolorata, venerata da tutti come “Madonnina”. Una devozione ancora molto sentita che trova il suo fulcro nel settenario e nella solenne festività, immancabile appuntamento della quinta domenica di quaresima. Per l’occasione, alcuni giovani della parrocchia hanno avviato un percorso di ricerca e approfondimento che ora diviene mostra per tutta la comunità e per tutti i fedeli interessati.

Immagini, volti, oggetti liturgici, emozioni della memorabile giornata del 1959 in cui avvenne l’incoronazione sono protagonisti di un percorso non scontato e appassionante. Gli anni ‘50 del secolo scorso rappresentano per la comunità di Leffe un importante periodo di transizione: si era da poco usciti da una guerra che aveva toccato tutti gli aspetti della vita della comunità, sia quelli economici, sia quelli morali. Nel 1947 l’ingresso del nuovo parroco, don Davide Azzola, venne salutato con gioia anche per le sue apprezzate qualità oratorie. Questi, con il supporto di tutta la popolazione, diede avvio ad una importante fase di rinnovamento spirituale e materiale della comunità. In questo clima di rinnovamento della comunità parrocchiale e di rinascita della devozione mariana, iniziò a maturare l’idea di incoronare solennemente la statua della Madonna Addolorata.

Per la realizzazione della corona, nel 1958 venne incaricato lo scultore e cesellatore Attilio Nani (1901 – 1959) che, pur essendo impegnato nell’esecuzione della Tiara offerta dai bergamaschi a papa Giovanni XXIII, accettò di buon grado l’incarico. La corona venne benedetta in Vaticano proprio dal papa bergamasco il 7 maggio 1959. Angelo Roncalli, essendo stato eletto papa nell’ottobre del 1958, non avrebbe potuto presiedere l’incoronazione, come inizialmente previsto, ma non dimenticò l’impegno preso con il leffesi e concesse per questo una speciale udienza. Il decreto di incoronazione venne emanato dal vescovo di Bergamo Giuseppe Piazzi il 13 maggio 1959.

La mostra racconterà i momenti più importanti della celebrazione, attraverso fotografie e rari filmati d’epoca, ma anche con documenti e preziosi oggetti liturgici originali utilizzati durante il rito. Molti di essi furono realizzati appositamente, con grande perizia esecutiva, grazie alla straordinaria generosità dei devoti. Se la splendida corona, 913 grammi di oro purissimo tempestato da pietre preziose, è protagonista assoluta della mostra, risultato di rara bellezza, composta solennità, sobria regalità, l’accostamento di paramenti, vasi sacri e suppellettili completa una narrazione che fa riflettere circa la straordinaria devozione delle generazioni che ci hanno preceduto.

La consueta predicazione del Settenario in preparazione alla festa dell’Addolorata, che quest’anno è programmata per il prossimo 17 marzo, prenderà ispirazione in parte proprio dal percorso espositivo, tramite le riflessioni proposte da don Mattia Tomasoni, Direttore dell’Archivio Storico e della Biblioteca Diocesani. L’inaugurazione è in programma per venerdì 1° marzo alle 20.45 nella Prepositurale di San Michele Arcangelo in Leffe. Accolti dal Prevosto, don Giuseppe Merlini, interverranno don Davide Rota Conti, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali e Silvio Tomasini, storico dell’arte e Conservatore del Museo Bernareggi che ha coordinato il progetto. Dopo il taglio del nastro sarà possibile visitare l’esposizione con la guida dei giovani protagonisti che l’hanno pensata, allestita e offerta alla comunità.

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