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Parre, una bibliobaita sul monte Vaccaro

Un progetto innovativo, quello che il Comune di Parre si appresta a realizzare grazie a un contributo di Fondazione Cariplo. Sul monte Vaccaro nascerà una bibliobaita, destinata a diventare un luogo per iniziative culturali e dedicate all’ambiente e alla montagna. 

«Il progetto – spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura, Omar Rodigari – mira a riqualificare la terza baita di Vaccaro (a oltre 1600 metri di quota, ndr) per favorirne un nuovo utilizzo. Lo abbiamo pensato con una serie di partner: il Parco delle Orobie bergamasche, il Sistema bibliotecario della Valle Seriana, Il Gruppo escursionistico parrese e la Pro loco di Parre. L’obiettivo è realizzare una “bibliobaita”, quindi una sorta di succursale della biblioteca in alta quota».

Ma, ammonisce Rodigari, «è necessario andare oltre lo schema classico della biblioteca come contenitore di libri». Piuttosto, bisogna pensare alla bibliobaita come «un incubatore di iniziative culturali ad ampio spettro. Pensiamo, inoltre, ad attività di sensibilizzazione dedicate al tema della montagna e dell’ambiente, grazie anche alla presenza tra i partner del Parco delle Orobie». Tutto questo per far rivivere uno stabile adesso inutilizzato. «Passeremo ad un utilizzo che crediamo sia interessante e particolare, anche perché le iniziative verranno pensate sia tra i partner sia allargando la partecipazione alle persone interessate a portare le proprie idee». Verranno, infatti, promossi anche incontri in paese.

«La baita è già stata in parte riqualificata con la sistemazione del tetto, grazie a un contributo del Parco delle Orobie – sottolinea il sindaco Danilo Cominelli -. Il nuovo progetto prevede un investimento di 300 mila euro, 220 mila dei quali ottenuti con il finanziamento di Fondazione Cariplo, che ringraziamo. I fondi verranno spesi per le azioni di valorizzazione ma, soprattutto, per la riqualificazione degli ambienti interni».

Il sindaco entra nel dettaglio degli interventi: «Sarà necessaria una completa ridefinizione degli spazi, visto che l’edificio è stato adibito fino ad oggi a baita per l’alpeggio. È prevista la realizzazione di una decina di posti letto, una nuova cucina e una zona destinata a relax e studio per le iniziative in programma. Non mancherà il riscaldamento per un utilizzo anche invernale. Importante, infine, è la questione dell’approvvigionamento idrico. Stiamo cercando di individuare la soluzione migliore perché si tratta di una zona dove manca una presa d’acqua sufficiente».

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