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A Lovere riapre la strada, ma non per tutti i veicoli

Tempi rispettati a Lovere. Dal pomeriggio di mercoledì 10 aprile si potrà di nuovo percorrere il primo tratto della Statale 469 Sebina occidentale, in via Paglia, chiuso dalla tarda serata del 7 marzo per un cedimento. La strada riaprirà a senso unico alternato (con semaforo), ma solo per alcune tipologie di veicoli. La messa in sicurezza, infatti, deve essere completata.

Il punto della situazione è stato fatto nel corso di un tavolo per la viabilità in Prefettura a Bergamo. «Sono state accolte tutte le richieste avanzate dalle amministrazioni comunali di Lovere e di Castro – spiega il sindaco di Lovere, Alex Pennacchio -. La gestione del traffico rimane così come è stata strutturata fino a questo momento. L’unica variazione è la riapertura di via Paglia dalle 15 di mercoledì 10 aprile, solo ed esclusivamente per i trasporti eccezionali dello stabilimento Lucchini, i mezzi di soccorso, gli autobus di linea e i pedoni. Quindi, i mezzi pesanti fino a 44 tonnellate continueranno a transitare sulla Statale 469, mentre via Bergamo resterà aperta in entrambe le direzioni di marcia. Questa, secondo noi, è la soluzione che garantisce il miglior scorrimento del traffico in condizioni di sicurezza fino a quando durerà questa situazione».

La viabilità resterà organizzata in questo modo fino al 2 maggio, salvo aggiustamenti qualora la situazione lo richiedesse. Nel frattempo, sul tratto di via Paglia continueranno i lavori. «Ci vorrà circa una ventina di giorni per realizzare un ulteriore muro di rinforzo dove si è verificato il crollo – prosegue Alex Pennacchio -. Dopodiché, la ditta Bettineschi libererà il cantiere perché subentrerà Anas con la ditta Giudici per realizzare il rinforzo della restante parte di muro, sia dal crollo in direzione Castro e successivamente in direzione Lovere».

«Questi lavori, secondo Anas, dovrebbero durare fra i 60 e i 90 giorni – aggiunge il sindaco -. Abbiamo chiesto ad Anas di organizzare il lavoro così come siamo riusciti a organizzarlo noi, vale a dire con dei turni che vanno dalle 5 del mattino alle 10 di sera o addirittura, in questi ultimi giorni, alle 2 di notte, 7 giorni su 7. Questo ci ha permesso di riuscire a rispettare perfettamente il cronoprogramma. Ed è auspicabile che l’impostazione che Anas darà al tratto di sua competenza sia la stessa, proprio per non andare a vanificare tutti gli sforzi e sacrifici che sono stati fatti fino ad ora».

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