Si lavora nella piana della Spessa, a Clusone. Le piogge delle ultime settimane hanno lasciato il fango, ma c’è poco da fare gli schizzinosi: tra una settimana inizia Lo Spirito del Pianeta e bisogna farsi trovare pronti. Il festival dei popoli indigeni torna in Val Seriana dopo il debutto (e il successo) dell’anno scorso. Ancora una volta sono attesi migliaia di visitatori, non solo dalla Bergamasca. Ormai l’evento ha risonanza nazionale e diventa anche un’opportunità di promozione per il territorio.
Nell’area del festival, mercoledì 29 maggio, si è svolta la presentazione dell’edizione 2024. «Dopo l’esperienza dell’anno scorso, siamo riusciti a lavorare molto meglio nella fase di preparazione – ha spiegato l’organizzatore Ivano Carcano -. Abbiamo corretto alcune difficoltà, soprattutto per affrontare il maltempo: piova o non piova, non avremo problemi. Sono stati aggiunti nuovi collegamenti, ci sarà erba sintetica sulle pedane per non scivolare, piccoli accorgimenti per rendere più comoda la permanenza alle migliaia di persone che ci verranno a trovare. E, probabilmente, saranno molte di più dell’anno scorso perché il festival sta avendo tantissimo riscontro anche a livello nazionale. Penso sarà un piacere per la valle ricevere tutti questi nuovi possibili turisti che verranno a conoscere questo fantastico angolo di mondo».
Anche il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini ha parlato di opportunità per il territorio. «Lo Spirito del Pianeta è un’occasione di promozione che quest’anno si estende ulteriormente. Dobbiamo infatti ricordare che il festival si concluderà il 23 giugno, ma la settimana successiva, da giovedì 27 a domenica 30, avremo sempre nell’area della Spessa il Seriana music festival con artisti di fama nazionale». Su tutti spicca il nome dei Nomadi, che saranno in concerto il 29 giugno.
Sulla grande spinta che il festival genera per la Val Seriana hanno insistito anche il consigliere regionale Michele Schiavi e, intervenuto in collegamento, il presidente della Comunità montana Valle Seriana Giampiero Calegari.
Lo Spirito del Pianeta, dal 5 al 23 giugno, ospiterà popoli indigeni da varie parti del mondo: i Cree (Indiani d’America) delle pianure del Canada, i Pigmei delle foreste del Camerun, gli indios del Brasile e, ancora, gruppi dalla Mongolia, Guinea Bissau, dall’Afghanistan, Aztechi e Maya dal Messico. Non mancheranno gruppi italiani e bergamaschi. Ben 400 gli eventi previsti nei giorni del festival (qui il programma completo). Non mancheranno il villaggio di capanne, l’area dedicata agli oltre cento espositori di artigianato, 12 ristoranti con cibi da diverse parti del mondo.
