È stato aperto questa mattina (giovedì 4 luglio) il nuovo ponte di Fiorano al Serio, sopra la Statale 671 della Valle Seriana. Si conclude così una lunga vicenda iniziata tre anni fa. Il collegamento fra la Val Gandino e la media Val Seriana è finalmente ripristinato e finiscono i disagi per tanti automobilisti.
Il ponte è stato aperto verso le 11 in seguito a un’ordinanza firmata dal sindaco di Fiorano al Serio, Andrea Bolandrina, che revoca il precedente provvedimento di chiusura. L’ordinanza richiama anzitutto il fatto che Anas «in qualità di ente proprietario delle rete di strade statali, ha provveduto all’esecuzione dei lavori per il ripristino del cavalcavia».
Nel documento vengono poi evidenziati i passaggi successivi: «il certificato di collaudo statico emesso in data 18.06.2024», « il verbale di accertamento ai fini della presa in consegna anticipata» e «il verbale di presa in carico del piano viabile» da parte del Comune di Fiorano. Ne consegue «la riapertura del ponte situato in Via Caduti per la Libertà al transito veicolare, pedonale e ciclopedonale».
Il ponte era stato chiuso perché danneggiato due volte da mezzi pesanti che, passando sulla Statale sottostante, avevano urtato le travi portanti, compromettendo sicurezza e stabilità. Il primo incidente, nel luglio 2021, aveva portato alla chiusura completa del cavalcavia. In seguito, nel maggio 2022, c’era stata una riapertura parziale, a senso unico in direzione Fiorano. Ma un secondo urto di un mezzo pesante a novembre 2023 aveva costretto a una nuova chiusura totale.
Anas, che ha in gestione la Statale 671, aveva nel frattempo deciso di procedere alla sostituzione del ponte. I lavori sono iniziati lo scorso febbraio. Nella notte tra sabato 17 e domenica 18, il vecchio cavalcavia danneggiato è stato demolito. Sono quindi iniziati gli interventi per posare quello nuovo. L’impalcato in acciaio è stato collocato nella notte fra il 6 e il 7 aprile. Hanno quindi preso il via le operazioni per realizzare il piano viario. Il 7 giugno è stato effettuato il collaudo: prove di carico con 4 camion da 44 tonnellate l’uno. Da lì è iniziato il conto alla rovescia per la riapertura.
Il nuovo ponte, rispetto alla Statale, è più alto del precedente, così da evitare urti come quelli che hanno portato alla chiusura.
Con il ponte inaccessibile i disagi non sono stati pochi. Gli automobilisti, soprattutto quelli che si spostano da e per la Val Gandino, sono stati costretti ad allungare i loro percorsi fino allo svincolo di Gazzaniga o alla rotatoria di Vertova. Non sono mancate le proteste (anche dei sindaci della zona), soprattutto per i lavori che non partivano. La data d’inizio, infatti, è stata più volte posticipata. Ora, però, fa tutto parte del passato.