Taglio del nastro per il nuovo percorso turistico che a Clusone collega La Spessa a San Lucio per poi proseguire verso Pianone e la Capanna Ilaria. Un itinerario pensato soprattutto per le famiglie, nato dall’idea di due appassionati del territorio, Battista Giudici e Mauro Bonadei, che ha visto la luce grazie a un lavoro di squadra fra diverse realtà.
Il percorso è stato realizzato dal Comune di Clusone a partire da un progetto condiviso con OrobieStyle e finanziato dalla Comunità montana Valle Seriana. Il costo dell’intervento (192 mila euro) è stato coperto grazie a un contributo di 116 mila euro del Gal (Gruppo d’azione locale Presolana e Laghi bergamaschi) e da fondi del Comune di Clusone.
«Siamo partiti da un’idea di Battista Giudici e Mauro Bonadei, abbiamo cercato i finanziamenti, messo in pista il progetto e affidato i lavori – ha sottolineato il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini -. Adesso siamo qui, finalmente, a inaugurare questo bel percorso. È un bellissimo momento. Sono contentissimo che all’inaugurazione fossero presenti tantissime persone, nonostante sia un periodo di vacanza. Vuol dire proprio che questa opera è stata sentita dalla cittadinanza che, quindi, spero imparerà presto ad apprezzarla. Già in questi giorni c’è stato un grandissimo via vai».
Il percorso, complessivamente 6,2 km, parte all’inizio della strada che porta a San Lucio. A piedi il tempo di percorrenza è di circa un’ora e venti minuti per il rifugio San Lucio e due ore e cinquanta minuti per la Capanna Ilaria. Durante l’inaugurazione, il sindaco ha precisato che «si tratta di un percorso di montagna, comunque impegnativo, ma con un fondo adeguato alle famiglie. E a noi piace pensare che verrà utilizzato soprattutto dalle famiglie e dagli escursionisti appassionati di montagna. Il primo tratto, fino a San Lucio, può essere percorso anche in bicicletta, ma bisogna evidenziare che ci sono tratti particolarmente difficili per la pendenza naturale del terreno. Il secondo tratto, da San Lucio alla Capanna Ilaria, è vietato alle biciclette».
Battista Giudici e Mauro Bonadei, oltre ad aver avuto l’idea del percorso, stanno già pensando a sviluppi futuri. Anzitutto per l’allestimento dell’itinerario con panchine, sculture in legno, giochi per bambini, grazie anche alla collaborazione di altri volontari. In prospettiva, c’è poi l’ambizione di riallestire la partenza della vecchia seggiovia, all’inizio del tragitto.
«La struttura è riemersa quando abbiamo iniziato a ripulire la zona dalla vegetazione – spiega Battista Giudici -. Il progetto di riallestimento, dell’architetto Iriam Bettera, prevede di togliere la copertura, mettere un rivestimento in corten, realizzare sedute, anche utilizzando uno sgabello della vecchia seggiovia, e collocare totem con foto d’epoca dell’impianto». Per realizzarlo, naturalmente, servirà trovare nuovi contributi.