Dopo l’esperienza nata sul territorio di Nembro, il progetto Azimut Cafè 2.0 destinato agli under 35 si amplia in altri 4 comuni della Valle Seriana: Alzano Lombardo, Gandino, Gazzaniga e Vertova. Sulla scia di quanto realizzato tra ottobre 2023 e agosto 2024, Azimut Cafè 2.0, promosso dal comune di Nembro, dalle Acli provinciali di Bergamo, dalle quattro amministrazioni locali, e dalle cooperative San Martino e Acli Nembro, ha come obiettivo primario l’orientamento dei giovani che si trovano nella fase di transizione tra la fine del ciclo scolastico obbligatorio, l’università e il mondo del lavoro.
«Il Comune di Nembro sarà ancora l’ente capofila del progetto Azimut Cafè 2.0 in continuità con la precedente progettualità – esordisce Gianfranco Ravasio, sindaco di Nembro -. Nella realizzazione del progetto originario abbiamo istituito un tavolo di coordinamento tra i precedenti partner, un luogo funzionale di progettazione, programmazione, organizzazione, e monitoraggio dei risultati rispetto ai bisogni rilevati dai giovani. Questo stesso tavolo si amplierà dunque alla partecipazione dei referenti dei quattro nuovi comuni partner ovvero Gazzaniga, Vertova, Alzano Lombardo, Gandino.
Lungo quest’anno di progetto il valore aggiunto di Azimut è stato il coinvolgimento dei giovani nella progettazione degli interventi: nello specifico in seguito all’analisi dei bisogni emersi da un questionario, l’equipe si è integrata con la partecipazione attiva di ragazzi per la definizione delle proposte culturali e di cittadinanza attiva, procedendo all’articolazione degli interventi e al loro monitoraggio, fianco a fianco anche all’ente pubblico più vicino a loro, il Comune. Dato il buon esito dell’avvio dell’Informagiovani Azimut Cafè, il Comune di Nembro ha proposto una progettualità di Ambito; non essendo attualmente possibile per quest’anno, abbiamo deciso di estendere ai Comuni dell’Ambito Valle Seriana – Albino interessati al servizio la possibilità di aderire alla nuova progettualità. Accanto a tre dei precedenti partner aderiscono quindi i Comuni di Gandino, Vertova, Alzano Lombardo e Gazzaniga così da sperimentare nuovi approcci e buone pratiche basate sui bisogni effettivi che potranno costituire patrimonio comune per il futuro allargamento a livello di Ambito, generando il presente progetto.
Il Comune di Nembro manterrà la funzione di regia e gestione dell’intero progetto ma con l’intenzione di rendere l’Informagiovani avviato lo scorso anno un punto di riferimento anche per i giovani residenti in altri comuni. Il lavoro di informazione per i giovani abbraccia tutti i temi di loro interesse e può includere una vasta gamma di attività: informazione, consulenza, suggerimento, orientamento, sostegno, accoglienza e ascolto, accompagnamento e formazione, lavoro di rete e rinvio ai servizi specializzati, servizio di qualità che dovrebbe essere presente in ogni territorio come elemento costitutivo di un approccio completo, coerente e coordinato al lavoro di informazione per i giovani, che è una questione fondamentale fondamentale delle politiche giovanili».
La presentazione di questo nuovo progetto è anche l’occasione per fare un bilancio di quanto fatto nel precedente.
«Mi piace innanzitutto prima di approfondire la nuova progettualità comunicare i risultati raggiunti con il Progetto La Lombardia è dei giovani 2024. Abbiamo dapprima somministrato un questionario digitale di ascolto della popolazione giovanile con il quale sono stati intercettati 133 giovani di età compresa tra i 15-34 anni; abbiamo rilevato la condizione formativa o lavorativa, la partecipazione all’associazionismo, la soddisfazione di vita, gli interessi, i desideri formativi e le aspettative rispetto al progetto. In merito al questionario siamo riusciti a coinvolgere anche 26 studenti dell’istituto Alberghiero Sonzogni di Nembro. Inoltre, durante l’estate è proseguita l’azione di Ascolto dei ragazzi partecipanti al R-estate occupati 2024 intercettando 59 giovani fra i 16 e i 19 anni. Durante la preiscrizione al R-estate occupati 2024 abbiamo raccolto i desiderata dei giovani rispetto ad una loro possibile attivazione in esperienze utili alla collettività ma anche attinenti ai propri punti vivi. In base agli interessi emersi sono state attivate 11 esperienze diverse che hanno visto coinvolti 13 soggetti del territorio che con il loro sapere hanno supportato i giovani e guidato le attività.
L’azione principale è stata ovviamente l’avvio dello sportello Informagiovani presso gli spazi dell’Amokè ACLI social bar, con apertura due volte alla settimana e un numero di telefono dedicato per fissare l’incontro. Lo sportello è stato gestito tramite un operatore specializzato che ha sostenuto i giovani nel favorire la transizione scuola – università- lavoro dei giovani del territorio di Nembro e dell’ambito di riferimento.
Sono inoltre state attivate 2 borse lavoro e ascoltati 15 giovani (di cui 6 NEET) tramite accesso spontaneo allo sportello. Sono state realizzate iniziative aperte al pubblico su diversi temi: da un incontro con Medici senza Frontiere ad un appuntamento di educazione finanziaria, da panel su ambiente ed Europa alla notte al Museo delle Pietre Coti.
È stato realizzato infine un percorso di game master per attivare, attraverso una metodologia innovativa, soft skills in ottica lavorativa sviluppando competenze trasversali attraverso strumenti ludici».
Anche Azimut Cafè 2.0 sarà un lavoro di rete sul territorio.
«In Azimut café 2.0, nei Comuni aderenti al progetto, proseguiremo con le azioni di ascolto e progettazione di iniziative ed esperienze, utilizzando la metodologia del Design Thinking per abilitare e attivare processi per i giovani sui territori – afferma Enrico Micheli, della Cooperativa San Martino Progetto Autonomia -. Nello specifico in ogni Comune ingaggeremo un gruppo di giovani al fine di organizzare un evento legato ai temi della cittadinanza attiva, dell’orientamento lavorativo/scolastico o dell’acquisizione di soft skills, progettare un evento ricreativo-culturale che verrà “consegnato” all’ amministrazione comunale di riferimento e infine realizzeremo percorsi di orientamento e co-progettazione di esperienze all’interno delle tre scuole secondarie di secondo grado presenti nei Comuni partner, prassi già sperimentata nel progetto precedente con l’Istituto alberghiero Sonzogni di Nembro. L’approccio di co-progettazione, partendo dall’ascolto dei ragazzi, risponde alla logica di intervento che vede i giovani come co-protagonisti del cambiamento, dando loro la possibilità di progettare iniziative che incontrino i loro bisogni, fornendo loro competenze attraverso approcci variegati».
«Per le Acli Provinciali di Bergamo – afferma Roberto Cesa, neopresidente – collaborare insieme alle amministrazioni e alla cooperazione per favorire l’orientamento dei giovani è fondamentale. La presenza in Valle Seriana, in particolare a Nembro, dove abbiamo mosso i primi passi, per noi è strategica e innovativa soprattutto nel costruire reti reali. Con questo progetto desideriamo guardare alla vita degli under 35 con uno sguardo a 360°: nel progetto ci sono azioni orientative, lavorative e ricreativo-culturali. L’idea è quella di una proposta integrata che vada a ricomporre esperienze di senso spesso frammentate e disorientanti».