Lo scorso venerdì sera (15 novembre) è stato particolarmente ricco e significativo per il paese di Leffe. Oltre alla presentazione del libro “La mia vita con l’Atalanta. Storie di un calcio romantico” scritto dal leffese doc Miro Radici, che ha riempito di pubblico l’auditorium Pezzoli, al Cinema Centrale è andato in scena per la prima volta il docufilm “La Valanga Azzurra”, con un particolare momento dedicato a un altro illustre leffese.
Il film, scritto e diretto dal regista Giovanni Veronesi, è da poco uscito nelle sale di tutta Italia e ripercorre la straordinaria epopea della Nazionale italiana di sci alpino che nella prima metà degli anni Settanta ottenne numerosi successi su tutte le piste del mondo, sia al maschile che al femminile. Grazie a quei trionfi fu coniato dalla stampa del periodo l’appellativo di “Valanga Azzurra” per definire una squadra che per diversi anni non ebbe rivali nelle più grandi competizioni sciistiche mondiali. Il regista Veronesi ripercorre nel film alcune delle tappe fondamentali di quel periodo d’oro dello sci alpino italiano, svelandone interessanti retroscena e segreti attraverso lunghi dialoghi e interviste con i campioni che ne fecero parte.
Il motivo di tanto interesse da parte di Leffe nel promuovere il film sta nel fatto che tra i grandi atleti della Valanga Azzurra ci fu anche un loro illustre compaesano: Fausto Radici. Figlio di Gianni, il famoso industriale già Cavaliere del Lavoro, da giovanissimo Fausto perse l’uso di un occhio a causa di un glaucoma, ma non la forza di scendere in pista e distinguersi con grande tenacia. Tra i suoi risultati più significativi alcuni trionfi e podi in Coppa del Mondo, oltre a una Coppa Europa assoluta nello slalom speciale, disciplina in cui sfoggiò le sue migliori performance in carriera.
Non vinse tanto quanto altri suoi compagni di squadra come Gustav Thoeni o Piero Gros, ma si guadagnò la stima e l’amore di tutto il suo paese. Non è un caso quindi che, a distanza di circa cinquant’anni dai suoi traguardi e circa venti dalla sua tragica scomparsa (avvenuta nel 2002), Leffe abbia scelto di omaggiarlo partecipando alla visione di un film che, in qualche modo, ricorda anche lui tra i più grandi sciatori di quel periodo.

Presenti alla serata, oltre ai tanti componenti della famiglia Radici, la moglie Elena Matous, anche lei ex sciatrice e campionessa, alcuni ex compagni della Valanga Azzurra come Piero Gros e Franco Bieler e l’attuale europarlamentare Lara Magoni, che ha sottolineato il suo attaccamento a Leffe e al territorio della Valseriana di cui è originaria, oltre a una dedica speciale a Fausto Radici di cui fu grande appassionata da bambina.

Dopo la visione del film, gli ospiti speciali della serata sono saliti sul palco per raccontare altri aneddoti e rispondere alle domande del pubblico, ma soprattutto per omaggiare il proprio ex compagno di squadra e amico Fausto Radici, come ha voluto sottolineare anche il sindaco di Leffe Marco Gallizioli durante il suo intervento di saluto istituzionale.