Interventi contro il riassetto idrogeologico in corso, ad Ardesio. Due i cantieri aperti. Il primo per la messa in sicurezza della strada per Bani, che resterà chiusa per circa un mese e mezzo. Il secondo nella zona del Pià Spiss, a Valcanale. Sommati, gli investimenti superano i 4 milioni di euro.
Lungo la strada per Bani i lavori vanno avanti da fine anno. L’area interessata va dall’ultima curva e prosegue lungo tutto il rettilineo che porta all’ingresso della frazione. La caduta di massi dal versante negli anni scorsi ha reso necessaria una sistemazione. «Si tratta di un intervento finanziato nel 2022 con 380 mila euro di fondi regionali, iniziato lo scorso mese di novembre – spiega il sindaco Yvan Caccia -. Per 15 giorni la strada è stata chiusa continuativamente per permettere all’impresa di effettuare il disgaggio dei massi pericolanti e il taglio delle piante. È stata riaperta durante le festività per permettere l’accesso, visto che per buona parte il pericolo di caduta massi è stato superato».
Da martedì 7 gennaio la strada è di nuovo chiusa. Bani si può comunque raggiungere da Novazza di Valgoglio. «La chiusura è a fasce orarie. L’accesso è libero durante l’ora di pranzo e la notte, consentendo ai mezzi di trasporto scolastico non di linea di poter transitare – aggiunge il sindaco -. Rimarrà chiusa ancora per circa un mese o un mese e mezzo con queste fasce orarie. L’impresa potrà così posizionare le reti e i tiranti per il consolidamento delle porzioni rocciose che vanno messe in stabilità».
Molto più consistente, dal punto di vista economico, l’intervento a Valcanale, nella zona degli ex impianti. «Si tratta di due finanziamenti distinti, provenienti dal fondo Pnrr, per un totale complessivo di 3 milioni e 900 mila euro. Anche in questo caso i lavori sono iniziati in autunno e proseguiti fino a questi giorni. Adesso si fermeranno, anche a causa delle precipitazioni», spiega ancora Caccia
Il cantiere dovrebbe terminare, salvo abbondanti nevicate, a ridosso dell’estate. «È un lavoro importante, non solo di riassetto idrogeologico, ma anche dal punto di vista ambientale – conclude il sindaco -. Un intervento che andava realizzato perché sotto quella zona ci sono il torrente Acqualina e la frazione di Valcanale. Il vallone era molto deteriorato, con la strada agrosilvopastorale che collega il pascolo di Vaghetto interrotta».


















