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A Valbondione gli Alpini nelle sculture di neve: vince l’aquila dei Lupi di Settala

Nella neve hanno preso forma i simboli degli alpini, a Valbondione. L’edizione 2025 di “Giass e Nef” ha infatti celebrato i cent’anni delle Penne nere di Valbondione. Le quattro coppie di scultori che hanno partecipato al concorso si sono fatte ispirare, come da regolamento, dal tema “Evviva Evviva il corpo degli Alpin”. Una gara a colpi di creatività che ha premiato i “Lupi di Settala”, alias Manuel Gualandris e Stefano Rizzini, già vincitori nel 2019.

La giuria, presieduta dal vicesindaco di Valbondione Michael Semperboni, ha scelto come prima la loro scultura, realizzata all’interno del campeggio di Bondione. «Abbiamo voluto rappresentare un’aquila che sormonta un cappello alpino e la scritta 1924 – 2024 nel simbolo dell’infinito – spiegano i due vincitori, provenienti da Settala, in provincia di Milano -. L’aquila è solita volare intorno alle cime più alte, dove arrivano gli alpini. In più l’aquila è simbolo di coraggio, fede e forza, tre valori degli alpini».

I “Lupi di Settala” hanno preceduto la coppia dell’Olmo d’oro, composta da Demetrio Pittau e Attilio Dal Cortivo, anche loro provenienti dalla provincia di Milano. Nella loro postazione a Lizzola hanno scolpito l’aquila simbolo degli alpini con al centro la scritta 100.

Base a Lizzola anche per i terzi classificati, Gianluca e Livio Recla, dalla Val di Non. Hanno rappresentato un alpino con un mulo.

Al quarto posto, infine, i bergamaschi Gianpaolo Pasini e Andrea Marinelli. Hanno puntato sull’ironia, realizzando un fiasco e una bottiglia accanto a un bicchiere, per dare l’idea della convivialità che caratterizza gli alpini.

In giuria c’erano anche Federica Villa, consigliera delegata a Giovani, Sport e Associazioni del Comune di Valbondione; il capogruppo degli alpini di Valbondione Egidio Bonacorsi; Viviana Marzupio in rappresentanza dei commercianti del paese; Giacomo Beretta dell’ufficio turistico.

Quest’anno “Giass e Nef” è diventato “a föch” in omaggio agli spettacoli col fuoco che hanno caratterizzato la serata del sabato. Purtroppo, sulla prima giornata ha messo la firma il maltempo con la pioggia che ha reso complicato il lavoro degli scultori. Oggi, domenica, splendeva il sole e le quattro opere hanno potuto risaltare davanti ai tanti visitatori giunti a Valbondione.

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