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Al via il primo Festival Dantesco Bresciano: viaggio con il Sommo Poeta tra chiese, abbazie e anfiteatri

Prenderà il via il 23 marzo il primo Festival Dantesco Bresciano, una rassegna culturale di grande rilievo che accompagnerà la provincia di Brescia per tutta la primavera, fino al 22 giugno. Il progetto, unico nel suo genere sul territorio, nasce con l’intento di avvicinare Dante Alighieri alle persone, attraverso un linguaggio accessibile, divulgativo e coinvolgente, per rendere il “sommo poeta” patrimonio di tutti, e non solo degli addetti ai lavori.

Il festival, ideato e promosso dal Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) di Chiari, con la direzione artistica del professor Gianfranco Serioli, propone un viaggio culturale in otto tappe che unisce la scoperta di Dante alla valorizzazione di alcuni tra i luoghi più suggestivi e significativi della provincia bresciana. Anfiteatri romani, chiese storiche e abbazie diventeranno il palcoscenico di incontri, spettacoli e riflessioni, dove la bellezza del patrimonio artistico dialogherà con la potenza della parola dantesca.

La rassegna è stata presentata ufficialmente il 27 febbraio, nel corso di una conferenza stampa presso il municipio di Pisogne. Tra i presenti, Gigliola Bonetti, assessora alla Cultura di Pisogne; Silvia Abbati, assessora alla Cultura di Villa Carcina; Maffeo Damioli, assessore alla Cultura di Cividate Camuno; Santino Mafessoni, assessore alla Cultura di Rodengo Saiano. Con loro anche il direttore artistico.

Grande entusiasmo è stato espresso dagli amministratori dei comuni coinvolti, che ospiteranno alcune delle tappe del festival. Silvia Abbati ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento che si terrà presso Villa Glisenti, un luogo di grande fascino, dove sarà ospite Giovanna Frosini, membro dell’Accademia della Crusca. «Rifletteremo sulle parole della Divina Commedia che sono sopravvissute fino ai giorni nostri. Siamo felici di ospitare questo festival che mette in dialogo Dante e il nostro territorio», ha dichiarato.

A Cividate Camuno, l’Anfiteatro Romano sarà la cornice di un evento speciale, come ha spiegato l’assessore alla cultura Maffeo Damioli: «L’appuntamento sarà alle 20 e ospiteremo “LE COQ Folk Band” per una serata inedita che unisce musica e letteratura. Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto e invitiamo tutti a partecipare numerosi».

Anche Rodengo Saiano accoglierà il festival in un luogo suggestivo: l’Abbazia di San Nicola, con i suoi affreschi del Romanino. L’assessore alla cultura Santino Mafessoni ha dichiarato: «Per la nostra amministrazione è un’opportunità preziosa. Il 9 maggio avremo la presenza di Giulio Ferroni, e prevediamo un forte interesse anche da parte dei giovani. La nostra Consulta Giovani, infatti, da tempo organizza serate dedicate a Dante, e ci auguriamo che questo festival riesca a coinvolgere anche loro».

A raccontare la genesi e lo spirito del festival è stato lo stesso direttore artistico, il professor Gianfranco Serioli, che ha spiegato come l’idea sia nata all’interno del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Chiari, che ha tra le sue missioni la formazione permanente degli adulti e l’accessibilità della cultura a tutti. «Dante è già presente nelle accademie e nelle università, ma il nostro obiettivo è portare un “Dante per tutti”. Vogliamo che chiunque possa sedersi, ascoltarlo e comprenderlo – ha dichiarato Serioli – . Per raggiungere questo obiettivo, il festival ha scelto di coinvolgere artisti e professionisti capaci di trasmettere la grandezza di Dante in modo semplice e diretto, tra cui il grande attore Luciano Bertoli. E a rendere ancora più suggestivo il percorso è stata la scelta di ambientare gli eventi in luoghi simbolo della storia e dell’arte bresciana, con l’auspicio che la bellezza degli spazi possa amplificare la potenza delle parole dantesche».

Un appuntamento particolarmente atteso è quello che chiuderà il festival, nell’Anfiteatro Romano di Cividate Camuno, e che sarà una prima assoluta. Serioli ha anticipato alcuni dettagli: «Presenteremo “Le 7 donne di Dante”, uno spettacolo inedito che racconta le figure femminili, reali e poetiche, che hanno segnato la vita e l’immaginario di Dante, conducendolo dall’amore terreno all’ “amor che move il sole e l’altre stelle”. Io introdurrò ognuno dei sette personaggi, mentre i testi di Dante saranno letti da Luciano Bertoli. Saranno presenti anche i sette musicisti della “LE COQ Folk Band” che ha composto ed eseguirà sette meditazioni musicali, una per ogni donna. Un evento unico, da non perdere».

Chiesa di Santa Maria della Neve- Pisogne

Sarà Pisogne a inaugurare ufficialmente il festival, il 23 marzo, nella suggestiva chiesa di Santa Maria della Neve, affrescata dal Romanino. Come ha spiegato l’assessora alla cultura Gigliola Bonetti, il primo appuntamento vedrà protagonista Lucilla Giagnoni, una delle voci più autorevoli della scena culturale italiana. «Siamo orgogliosi di ospitare l’apertura di questo festival, che offre alla nostra comunità un’occasione di crescita culturale e di riflessione collettiva. Ci auguriamo che possa attrarre un pubblico vario, dai più giovani agli adulti», ha concluso Bonetti.

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