La straordinaria storia della famiglia Schwamenthal, raccontata nel libro “Una storia da raccontare” di Alessandra De Fiori, testimonia il coraggio e la solidarietà della popolazione dell’Alta Val Seriana durante la Seconda guerra mondiale.
Tra il 1942 e il 1945, la famiglia Schwamenthal, di origine ebraica, fuggì da Vienna per sottrarsi alle persecuzioni razziali. Dopo un breve internamento nel campo di Ferramonti di Tarsia, giunse in Alta Val Seriana in regime di internamento libero, una condizione di sorveglianza costante e privazioni. Senza mezzi di sussistenza, riuscì a sopravvivere grazie all’aiuto degli abitanti della valle, che offrirono rifugio e supporto nonostante i rischi enormi.
In un periodo segnato dall’occupazione nazista e dalla repressione fascista, la famiglia dovette spostarsi continuamente per sfuggire agli arresti, trovando accoglienza in diverse località, tra cui Clusone, Ardesio e Valgoglio. Persone comuni, spesso in condizioni di estrema povertà, condividevano quel poco che avevano per salvare vite umane.
Il libro di Alessandra De Fiori, rivolto in particolare ai giovani, intende preservare la memoria di quegli atti di eroismo quotidiano.