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Nel 2026 un nuovo centro raccolta rifiuti per Cerete, Clusone, Fino del Monte e Rovetta

Un nuovo centro di raccolta rifiuti per quattro comuni: Cerete, Clusone, Rovetta e Fino del Monte. Sorgerà in via Vogno, a Rovetta, a fianco della strada statale per Lovere (SS 671 dir), in una zona che già ospita un’area industriale e artigianale. Il centro sarà pronto nel 2026. L’investimento ammonta a 1 milione e 980 mila euro, di cui 641 mila provenienti da un bando del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). La restante quota sarà suddivisa tra i quattro comuni (che accenderanno mutui) in base al numero di utenze Tari.

Il progetto è stato presentato questa mattina (sabato 15 febbraio) nella sala consiliare del Comune di Clusone. «L’attuale centro di raccolta in località Borlezze presenta criticità sia dal punto di vista viabilistico che strutturale – ha spiegato il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini -. Inoltre, gli eventi atmosferici dello scorso ottobre hanno evidenziato problemi idrogeologici, costringendo alla chiusura del centro per alcuni giorni. Abbiamo quindi deciso di individuare una soluzione più comoda, accessibile e con il minore impatto paesaggistico possibile. La scelta è ricaduta sull’area di via Vogno, a Rovetta, dopo un’attenta valutazione di tutti gli aspetti tecnici».

Il nuovo centro, ha sottolineato il sindaco, «consentirà di migliorare sensibilmente la gestione dei rifiuti, incrementando la percentuale di raccolta differenziata e ottimizzando i costi del servizio».

Il geometra Cristian Maj, progettista e direttore dei lavori, ha illustrato nel dettaglio le peculiarità dei nuovi spazi. «L’accesso avverrà tramite un lettore di schede utilizzando la Carta nazionale dei servizi. Il centro sarà suddiviso in due aree a diverse quote: la prima ospiterà rifiuti “classici” come plastica dura, legno e vetro, con cassoni accessibili da una zona sopraelevata per facilitare il conferimento. La seconda area sarà destinata ai rifiuti urbani pericolosi (Rup), con una tettoia che ospiterà contenitori per Raee, pile, oli esausti e altri rifiuti speciali».

Particolare attenzione è stata riservata alla viabilità interna per evitare ingorghi e disagi. «La viabilità interna sarà organizzata in tre corsie: una per la percorrenza, una per il posteggio e una per i pedoni, garantendo sicurezza ed efficienza. Una viabilità “all’inglese” che consentirà l’incolonnamento di 15 auto senza occupare la strada principale», ha precisato Maj.

Il Comune di Rovetta avrà il ruolo di capofila del progetto. «Abbiamo scelto un’area a vocazione artigianale e industriale, limitrofa a capannoni già esistenti. Questo ci ha permesso di risolvere criticità geologiche e di impianti sotterranei presenti in altre zone – ha spiegato il sindaco di Rovetta, Mauro Marinoni -. Abbiamo inoltre previsto una collinetta per mitigare l’impatto visivo della struttura dalla statale e un sistema viabilistico che consentirà di ridurre il traffico sulla 671».

Anche il primo cittadino di Fino del Monte, Giulio Scandella, ha sottolineato l’importanza della nuova localizzazione: «Trovare un’area idonea per un centro di raccolta è sempre complesso, ma la collocazione del nuovo centro risolve le criticità attuali. Il maltempo degli scorsi mesi ci ha mostrato quanto fosse vulnerabile l’attuale sito delle Borlezze. La nuova struttura rappresenta una soluzione adeguata e ben progettata».

La sindaca di Cerete, Cinzia Locatelli, ha evidenziato l’importanza del nuovo centro per la gestione dei rifiuti: «Da anni cerchiamo di migliorare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e contrastare gli abbandoni. Un progetto del genere, con un investimento così rilevante, non sarebbe stato realizzabile da un singolo comune. Grazie al Pnrr e al lavoro congiunto, possiamo offrire ai cittadini un servizio essenziale e tutelare meglio il nostro territorio».

I lavori per il nuovo centro di raccolta dovrebbero partire entro l’estate, con l’obiettivo di concludersi entro giugno 2026, termine previsto dal bando Pnrr. La struttura servirà un bacino di 17 mila abitanti, corrispondente a oltre 12.500 utenze Tari.

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