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Seconda stella a destra: a Nembro per gli adolescenti nasce “L’Isola che c’è”

È stato inaugurato a Nembro il nuovo Centro diurno per adolescenti “L’Isola che c’è”, che ospiterà un progetto realizzato grazie al bando Attenta-Mente 23 di Fondazione Cariplo, in sinergia con altre realtà. Posto proprio nel cuore del paese, il centro utilizza dei locali messi a disposizione dal Comune di Nembro, che ne ha sostenuto le spese di ristrutturazione e manutenzione investendo 50 mila euro. A questi va inoltre sommato un contributo di 30 mila euro dall’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est, altro partner dell’iniziativa.

Lo scopo del Centro diurno è fornire un luogo sicuro e un sostegno concreto ai più giovani che per diversi motivi si trovano ad affrontare situazioni di disagio psichico, emotivo o relazionale. Tra le attività previste dal centro si passa dai più comuni momenti di svago e condivisione a laboratori creativi aperti anche al pubblico, per arrivare a momenti di più serio confronto educativo e formativo.

L’istituzione del Centro diurno è inserita in un progetto più ampio chiamato “Seconda stella a destra”, della durata di due anni. Il progetto coinvolge tre diverse tipologie di realtà, unite attraverso un articolato partenariato. Per prime le realtà che operano nel terzo settore, vere protagoniste attive della vita nell’”Isola che c’è”. Tra queste sono presenti la Cooperativa sociale il Cantiere (capofila), la Servizi sociosanitari Valseriana, l’associazione Il Cortile, la Cooperativa San Martino e il Centro servizi per il volontariato. Vi sono poi gli enti pubblici riuniti nell’Ambito territoriale della Valle Seriana, che comprende i diciotto Comuni dell’area.

Infine, un ruolo attivo è quello ricoperto dagli istituti scolastici di primo e secondo grado, tutti coinvolti all’interno del progetto. Questi ultimi sono fondamentali in quanto luoghi di aggregazione di adolescenti alla presenza di figure adulte, definite per questo antenne sociali, poiché hanno la possibilità, attraverso l’osservazione, di poter riconoscere situazioni di disagio e attivare interventi di prevenzione.

«Finalmente vede la luce un progetto che, in sede di Ambito, era presente già nel precedente piano di zona – ha spiegato Floria Lodetti, assessora ai Servizi alla Persona del Comune di Nembro –. La cosa che più ci piace sottolineare è che ci sia stata una bella collaborazione tra i diversi partner interessati. La nostra amministrazione ha messo materialmente a disposizione gli spazi. Al piano superiore di questo edificio esiste già da anni la comunità residenziale a rilevanza psichiatrica, per cui abbiamo pensato che trovare al piano terra un’esperienza similare di accompagnamento e cura del disagio adolescenziale potesse essere una cosa positiva. Grazie a questo progetto e alla sinergia tra gli enti che vi hanno collaborato, possiamo seguire situazioni di disagio nei giovani attraverso un percorso completo».

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Categorie: Notizie
Tag: Adolescenti, Nembro

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