Prosegue il confronto tra le varie parti coinvolte per risolvere la “questione” Gorle. Nella giornata di mercoledì 26 marzo, la Provincia ha inviato una diffida all’amministrazione di Gorle, chiedendo di revocare entro cinque giorni l’ordinanza di chiusura dei due varchi di accesso di via Martinella e via Trento, attiva dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 9. Tale chiusura, in vigore dall’inizio di marzo, ha suscitato molte polemiche, avendo creato notevoli problemi di viabilità soprattutto nei comuni di Ranica, Torre Boldone e Villa di Serio, oltre che lungo la statale 671 e la provinciale 35.
Nel primo pomeriggio si è svolto un incontro in Prefettura, al quale hanno partecipato il Prefetto di Bergamo Luca Rotondi, la Provincia rappresentata da Giorgia Gandossi, l’assessore di Bergamo Marco Berlanda, il sindaco di Gorle Giovanni Testa e i sindaci dei comuni coinvolti, tra cui Alzano, Ranica, Torre Boldone, Villa di Serio, Scanzorosciate, Pedrengo e Seriate.
Un segnale positivo, grazie all’ennesimo tentativo di mediazione (dopo quello fallito la scorsa settimana nell’audizione in Regione, a cui il Comune di Gorle non aveva preso parte), questa volta arrivato dal Comune di Bergamo.
L’esito dell’incontro può dirsi positivo, in quanto il Comune di Gorle si è impegnato a ridurre il periodo di chiusura dei due varchi a un tempo da definire, il più breve possibile. Questo poi per consentire al Comune di Bergamo e alla Provincia di avviare la sperimentazione sul semaforo di via Martinella.
Questa sperimentazione durerà circa un mese e servirà a individuare la soluzione migliore per la modifica dell’incrocio, attualmente un nodo critico per il traffico in direzione Bergamo. La stessa comporterà la modifica della viabilità nelle strade laterali alla provinciale 35 e lo spegnimento del semaforo, come previsto dall’accordo raggiunto la scorsa estate tra la Provincia di Bergamo, il Comune di Bergamo e la Comunità Montana Valle Seriana.
Ora la decisione passa al Comune di Gorle, che dovrà rispondere nel più breve tempo possibile, tenendo conto anche della diffida della Provincia. Se le tempistiche indicate da Gorle non saranno ritenute adeguate da via Tasso, si potrà procedere con il ricorso al TAR.