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Problematiche legate ai selvatici: il mondo rurale chiede maggiori tutele

Venerdì 21 marzo, a Clusone, si è tenuta una riunione promossa dall’associazione “Tutela Rurale”, un momento di confronto che ha coinvolto cittadini, allevatori, agricoltori, forze dell’ordine e cacciatori. In prima fila anche tre sindaci della zona, nonostante l’invito sia stato mandato a tutte le amministrazione comunale della vallata: Massimo Morstabilini (Clusone), Yvan Caccia (Ardesio) e Walter Semperboni (Valbondione), oltre al consigliere regionale Michele Schiavi. Presenti inoltre i Carabinieri Forestali e la Polizia Provinciale.

L’incontro ha visto la partecipazione di esperti di diversi settori, che hanno offerto un’analisi multidisciplinare sulle tematiche in discussione. Tra questi, la dottoressa Mariantonia Ferracin, il dottor Norberto Perolari, il dottor Luciano Berti, il veterinario Davide Negroni, la professoressa Silvana Mattiello dell’Università di Milano (Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali) e Steven Bonaccorsi, esperto cinofilo, che ha parlato del ruolo dei cani da guardiania.

Tra i temi affrontati, grande attenzione è stata dedicata al paesaggio alpino, all’architettura di montagna tra agricoltura e alpeggio, alle malattie infettive trasmissibili dagli animali all’uomo e, soprattutto, alla gestione della fauna selvatica. Proprio su questo punto si è acceso il dibattito, con il pubblico che ha espresso preoccupazioni legate alla presenza del lupo e, in particolare, degli ungulati, considerati una minaccia sia per le attività agricole sia sotto il profilo sanitario. Per quanto riguarda i danni segalati dagli agricoltori sul territorio, nel 2024, i paesi più colpiti sono stati quelli dell’Alta Valle Seriana, sia nelle aree più alte sia in quelle verso la Presolana, la Valle Borlezza, in direzione del lago, e diversi comuni della Valle Cavallina.

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