Sono passate poche ore dall’annuncio dei sindaci quando, nel pomeriggio di ieri (venerdì 18 aprile), è stato attuato il trasferimento di una parte dei migranti ospitati nelle strutture di Gromo e Valbondione, come aveva assicurato il prefetto di Bergamo Luca Rotondi.
«A seguito della telefonata del prefetto di Bergamo», spiega la sindaca di Gromo Sara Riva, «ho saputo dell’arrivo di due pullman a Gromo per il trasferimento di alcuni ospiti del centro migranti. Mi sono recata sul posto con il vicesindaco. Gli ospiti si sono dimostrati collaborativi e, addirittura, qualcuno ha manifestato il desiderio di essere accompagnato altrove». La prima cittadina aggiunge che hanno lasciato la struttura di Gromo 34 persone. Non è chiaro quanti ospiti rimangano nel centro poiché non sono disponibili dati ufficiali in merito.
Sara Riva segnala che alcune persone alcune persone in possesso di un contratto di lavoro, inizialmente inserite nella lista dei migranti da trasferire, sono poi rimaste.
Anche a Gavazzo di Valbondione una parte dei migranti è stata trasferita in altri centri di accoglienza. Sono 28 le persone spostate, sempre nella giornata di ieri. «Sono gli stessi migranti che vogliono andar via – afferma il sindaco di Valbondione, Walter Semperboni -. Non è pensabile tenere così tante persone in piccoli paesi o in frazioni come Gavazzo. Questa situazione deve cambiare».
Nei giorni scorsi i due sindaci avevano scritto alla prefettura lamentando problemi e difficoltà nella gestione delle due strutture. Queste comunicazioni seguivano altre già inviate nei mesi precedenti. Il sindaco di Valbondione aveva anche minacciato di recarsi a protestare davanti al Quirinale con la fascia tricolore.


















