Oltre vent’anni di violenze domestiche inflitte dal marito alla moglie. A Romano di Lombardia, una quarantenne di nazionalità rumena ha trovato il coraggio di denunciare l’uomo, connazionale di 46 anni, ai carabinieri.
Secondo quanto riferito dalla vittima, gli episodi di maltrattamenti sarebbero iniziati già dal giorno del matrimonio, celebrato nel 2003, e si sarebbero protratti due decenni, spesso consumandosi in presenza dei tre figli minori della coppia. Una situazione che ha generato un clima familiare caratterizzato da continue prevaricazioni e da uno stato di costante paura.
La svolta è arrivata pochi giorni fa, dopo una grave minaccia telefonica da parte dell’uomo. Minaccia che ha portato la donna e i figli ad abbandonare l’abitazione e a recarsi dai carabinieri per chiedere aiuto.
Dopo aver raccolto la denuncia e acquisito riscontri investigativi, i militari della Stazione di Romano di Lombardia hanno immediatamente attivato il protocollo di protezione per le vittime di violenza domestica. La donna e i figli sono stati accolti in una struttura protetta, con il supporto del personale sanitario dell’Ospedale e del Centro Antiviolenza ‘Sirio’ di Treviglio.
Alla luce della gravità della situazione, il Giudice, su richiesta della Procura della Repubblica di Bergamo e sulla base degli elementi raccolti dai Carabinieri, ha disposto nei confronti dell’uomo l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli, stabilendo una distanza minima di 500 metri e il monitoraggio mediante braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato eseguito il 6 maggio scorso dai Carabinieri della Stazione di Romano di Lombardia.
