Un aggravamento delle condizioni statiche di un edificio ha imposto uno stop al cantiere di via Paglia a Lovere, dove da fine 2023 è in corso un complesso intervento di messa in sicurezza idrogeologica. A comunicarlo è la sindaca di Lovere, Claudia Taccolini, che con una nota ufficiale ha aggiornato cittadini e residenti su una situazione resa ancora più delicata dal crollo del tratto di via Paglia avvenuto il 7 marzo 2024. C’è comunque fiducia che i lavori possano riprendere presto.
Secondo quanto riferito, nelle ultime settimane è stato rilevato un peggioramento dei danni su un immobile adiacente all’area di intervento. «Secondo la relazione fornita dal tecnico incaricato dal Comune – scrive Taccolini – questa situazione sembrerebbe essere causata dal movimento dell’area e non da vibrazioni del cantiere». Di diverso avviso la proprietà dell’edificio, che ha trasmesso una relazione tecnica di inagibilità redatta da un proprio professionista. «Si ritiene che la prosecuzione dei lavori, con la modalità finora intrapresa, possa provocare un ulteriore cedimento e dunque l’ulteriore allargamento delle fessure presenti e la nascita di nuove fessure, implementando così il pericolo», si legge nella relazione.
Di conseguenza, la sindaca ha firmato un’ordinanza di inagibilità. Nella casa abitano tre persone, costrette a lasciare l’immobile. «Al fine di effettuare ulteriori approfondimenti, è stato necessario sospendere i lavori che riprenderanno nei prossimi giorni. La sicurezza dell’edificio potrà comunque essere valutata con certezza solo a seguito di informazioni sulla conformazione delle fondazioni», ha evidenziato la prima cittadina nella sua nota.
Il cantiere della Cornasola
Il cantiere, avviato prima del crollo, è un’opera da 2 milioni di euro destinata alla stabilizzazione del versante tra via Nazionale e via Paglia, considerato a rischio idrogeologico. «Un progetto importante sia dal punto di vista economico, sia da quello ingegneristico», ha sottolineato la sindaca, ricordando che, nonostante le difficoltà, «grazie ai continui monitoraggi e ad una presenza attiva da parte dei tecnici comunali, delle ditte incaricate e delle Amministrazioni, si è potuto affrontare ogni imprevisto con tempestività e garantendo la sicurezza di persone e viabilità».
Ma la parte più delicata, oggi, resta la gestione delle criticità sugli edifici. «Fino al completamento del lavoro – spiega Taccolini – l’area non potrà essere considerata in sicurezza. È stata sottolineata l’urgenza di chiudere questa fase di cantiere a tutti gli operatori coinvolti, in particolare Anas e le ditte appaltatrici».
Gli aggiornamenti
L’Amministrazione ha inoltre incontrato Anas, dopo due mesi di ritardo dovuti alla cancellazione di un appuntamento fissato per febbraio. Durante il confronto, si è fatto il punto sui prossimi passi:
- Via del Cantiere: nei prossimi giorni sarà posizionato l’ultimo tirante e completate le opere di finitura. Questo consentirà di ridurre l’area di cantiere, riaprendo l’accesso pedonale e i parcheggi presso la zona Canottieri. Il traffico veicolare potrà riprendere solo a completamento del nuovo muro in cemento armato.
- Via Paglia: il Comune ha predisposto un nuovo progetto per la passerella ciclopedonale e il muro divisorio tra strada e passeggiata. Anas e l’impresa coinvolta stimano di concludere i lavori entro luglio 2024.
- Via Nazionale: l’intervento, affidato in parte ad Anas e in parte al Comune, inizierà dopo l’estate e durerà circa un anno. Sarà realizzata una berlinese con tiranti per la stabilizzazione della carreggiata e del muro a monte.
«Via Paglia e via Nazionale rappresentano due accessi viari fondamentali per Lovere, sia per le persone sia per le realtà economiche del territorio – ha ricordato la sindaca -. La conformazione della zona imporrà continue attenzioni e studi di soluzioni alternative anche una volta terminati tutti i lavori, e su questo confermo l’impegno di tutta l’istituzione comunale».
Un appello infine alla cittadinanza, che da mesi convive con disagi e incertezze: »Siamo consapevoli del disagio che questi lavori hanno portato e ancora porteranno; per questo vogliamo ringraziare tutti per la grande tolleranza e comprensione manifestata, anche a seguito dei diversi cambi di cronoprogramma dovuti ai diversi imprevisti e cambi progettuali».