Mattinata sportiva in quel di Comenduno di Albino, domenica 27 aprile, con la doppia competizione di marcia di regolarità in montagna a cura del Gruppo Sportivo Marinelli e dell’Ana (Associazione nazionale alpini) di Bergamo. La manifestazione ha visto coincidere sullo stesso percorso la diciannovesima edizione della Coppa Città di Albino e la terza edizione del Trofeo Berghem de Sass. La prima, organizzata dal Gruppo Marinelli, è stata una gara valida per il Campionato regionale a coppie organizzato sotto l’egida della Federazione italiana escursionismo, a cui hanno partecipato concorrenti per tre diverse categorie: Open, Junior e Cadetti (ragazzi). La seconda gara, organizzata dalla sezione Ana di Bergamo coadiuvata dai Gruppi Alpini di Albino, Comenduno e Oltre Serio, rientrava invece all’interno del Campionato Sezionale Ana a coppie ed era riservata ad Alpini e aggregati.
La gara si è svolta su un percorso di circa 12 chilometri con diverse salite e discese nei dintorni di Albino, con partenza e arrivo nella suggestiva Villa Regina Pacis di Comenduno, sede del Gruppo Marinelli. La manifestazione ha coinvolto circa 75 coppie per un totale di oltre 150 atleti. Fratelli e sorelle, padri e madri con figli e figlie, mariti e mogli, fidanzati e fidanzate oppure semplici coppie di amici di tutte le età in un’autentica festa per gli appassionati di questa disciplina, per molti ancora sconosciuta.
La marcia di regolarità in montagna è una particolare specialità legata all’escursionismo, che consiste nel percorrere un tragitto a piedi cercando di “indovinare” la giusta velocità stabilita dalla direzione di gara.
«Il percorso viene suddiviso in diversi settori, nel nostro caso sei – ha spiegato Valter Gandossi, direttore di gara ed ex campione italiano –. A ogni settore viene data una determinata velocità, variabile in base alla categoria, e si stabiliscono così dei tempi di percorrenza per ciascun settore. Compito degli atleti è riuscire a intuire il giusto passo per ogni settore. Durante il tragitto, al termine di ogni settore, ci sono dei check point in cui un cronometrista calcola il tempo parziale. Al termine della manifestazione, i giudici inseriscono i dati a computer e calcolano le penalità complessive per ciascuna coppia di concorrenti, stabilendo i vincitori che sono quelli con meno penalità».
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la difficoltà nel gestire una gara di questo tipo sta proprio nelle innumerevoli variabili che strade e sentieri di montagna possono nascondere, con dislivelli e passaggi impervi che impediscono un passo sempre cadenzato con precisione. Malgrado le insidie, i concorrenti più esperti arrivano a totalizzare tempi che differiscono di poche decine di secondi rispetto a quelli stabiliti dai giudici di gara, su un totale di oltre due ore di camminata.
«È una disciplina poco conosciuta, ma una volta che ci si entra ce ne si appassiona e non si smette più – sottolinea Gandossi –. È adatta a tutti innanzitutto perché non si corre ma si cammina, in più consente di gestire le energie scegliendo a ogni gara il livello che più si preferisce a seconda delle proprie condizioni fisiche. Essendo una disciplina molto mentale oltre che fisica, si adatta davvero a tutte le età. Consiglio a tutti di provarla con un compagno di squadra, perché aiuta anche a collaborare stando al passo e sostenendosi a vicenda».
Il servizio di Antenna2: