I Carabinieri della Compagnia di Clusone, nella mattinata del 6 ottobre, hanno tratto in arresto un 37enne di origini indiane, residente nella provincia di Vicenza ma di fatto domiciliato nella bergamasca, già noto alle forze dell’ordine, per la violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, cui era abbinato il braccialetto elettronico.
L’uomo, nonostante fosse sottoposto alla misura cautelare, continuava a perseguitare la ex compagna, una 45enne residente nella bergamasca, la quale aveva deciso di interrompere la relazione a causa dei comportamenti violenti e dell’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. L’indagato la molestava ripetutamente con minacce di morte e aggressioni fisiche.
Il 1° ottobre i militari lo hanno intercettato ad Albino, in evidente stato di ubriachezza e privo del dispositivo elettronico, che era stato poco prima reciso con un paio di forbici. L’allarme era stato segnalato alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Clusone dal sistema di monitoraggio del braccialetto elettronico, che aveva rilevato il tentativo di manomissione. A seguito dell’attività dei Carabinieri della Stazione di Albino, la Procura della Repubblica di Bergamo ha richiesto l’aggravamento della misura cautelare, evidenziando l’assoluto spregio degli obblighi imposti e il concreto pericolo di reiterazione della condotta. Il giudice ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere. Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Bergamo.