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Lavori alla Rsd di Piario, resta l’attesa

Resta l’attesa per l’inizio dei lavori alla Residenza socio sanitaria per disabili (Rsd) di Piario. Si è svolto giovedì 16 ottobre un incontro con l’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo per fare il punto sulla situazione, ma al momento non c’è ancora una data certa per l’avvio del cantiere.

La Rsd di Piario è vuota da quattro mesi. L’attività è stata trasferita provvisoriamente a Bergamo il 17 giugno scorso per consentire lavori di adeguamento antisismico sulla struttura, ma l’intervento non è ancora partito. Sono coinvolti una cinquantina di lavoratori e una trentina di ospiti. Nei giorni scorsi la presidente dell’Ambito territoriale sociale della Valle Seriana Superiore e Val di Scalve Flavia Bigoni e il sindaco di Piario Francesco Zanotti avevano espresso preoccupazione per i ritardi, che stanno generando disagio tra le famiglie degli ospiti e i dipendenti.

«L’incontro è stato importante – sottolinea Flavia Bigoni -. Siamo stati convocati dal direttore generale di Ats e dai suoi tecnici. Nella nostra lettera formulavamo anche la proposta che potesse esserci la cooperativa “Lavorare Insieme”, da cui dipendono i lavoratori e le persone che assistono i ragazzi con disabilità della nostra Rsd, e così è stato. È stato un incontro buono, proficuo dal mio punto di vista».

Il confronto ha permesso di affrontare gli aspetti tecnici della vicenda. «Ats ci ha spiegato le varie motivazioni che hanno comportato un temporaneo fermo lavori rispetto alla data inizialmente prevista – prosegue Flavia Bigoni -. Si sono anche approfonditi dei dettagli di tipo tecnico. La conclusione è stata che, pur non disponendo ancora oggi di una data certa di inizio lavori, il confronto sarà molto stretto perché Ats dovrà concordare una serie di tempi con l’impresa appaltatrice, che peraltro è impegnata in lavori di ristrutturazione in un’altra Rsd della provincia di Bergamo».

Le parti si sono lasciate con l’impegno di sentirsi nuovamente a breve. «La questione Rsd di Piario è molto importante per il territorio, per le famiglie, naturalmente per gli ospiti che dovranno tornare nella struttura di Piario», conclude la presidente dell’Ambito.

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