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Le arti manuali non smettono di affascinare: Creattiva da record

Si chiude con oltre 56mila visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero la 32ª edizione di Creattiva, la fiera internazionale delle arti manuali organizzata da Promoberg, andata in scena dal 2 al 5 ottobre alla Fiera di Bergamo. In crescita del 10% rispetto all’edizione dell’autunno 2024 (che aveva sfiorato quota 52mila presenze) il numero di appassionate e appassionati giunti nel capoluogo orobico per partecipare alla manifestazione. Traguardo, questo, che segna un record storico per la fiera.

Con oltre 235 imprese da 16 regioni italiane e 9 Paesi esteri, la manifestazione si conferma non solo un punto di riferimento per il settore, ma anche un luogo in cui la manualità diventa esperienza collettiva, capace di valorizzare il lavoro artigiano e il suo significato culturale e sociale.

«Osservando l’incredibile successo registrato anno dopo anno da Creattiva – evidenzia Luciano Patelli, Presidente di Promoberg Srl –, è impossibile non constatare che il confronto tra intelligenza artificiale e intelligenza delle mani trova nell’handmade una risposta concreta e duratura, fatta di creatività, qualità e capacità di costruire relazioni. Creattiva continua a crescere perché non è solo una fiera, ma un’esperienza che permette alle persone di sperimentare, imparare e condividere».

«Dalla tradizione alle tecniche più innovative, ogni edizione diventa un’occasione per alimentare la passione, trasmettere competenze e avvicinare nuove generazioni alle arti manuali», aggiunge Sara Camozzi, project manager di Creattiva».

A confermare il valore senza tempo delle arti manuali, alcuni espositori storici e nuove realtà protagoniste di questa edizione della fiera, che hanno raccontato la loro esperienza a Creattiva sottolineando l’importanza del lavoro artigiano quale mestiere sostenibile e forma di espressione personale.

Rocco Musio di Giaquinto Tessitura (Lecce), che porta nel mondo i suoi manufatti ricamati, ha spiegato: «Portare la nostra tessitura artigianale in un contesto come Creattiva significa raccontare al mondo non solo un prodotto, ma un patrimonio culturale che appartiene al nostro territorio e alla nostra famiglia da generazioni. Ogni manufatto racchiude la storia delle mani che lo hanno creato, dei telai storici che ancora utilizziamo e delle tecniche tramandate senza interruzioni dal 1923. L’intelligenza delle mani è memoria, esperienza e creatività viva: è ciò che rende ogni pezzo autentico e senza tempo».

Elisabetta Paratico de Il Circolo delle Arti Minori (Bergamo), realtà di riferimento sul territorio come luogo di incontro per gli hobbies creativi, ha sottolineato: «La manualità non è soltanto creatività: è uno strumento potente per combattere la solitudine e ricostruire comunità. Lavorare con le mani significa stimolare fantasia e confronto, aprirsi agli altri e scoprire nuove relazioni. In un’epoca dominata dal digitale, le mani diventano l’antidoto all’isolamento: ci ricordano che creare insieme è un modo concreto per ritrovare umanità e sentirsi parte di qualcosa di più grande».

Nell’ambito di Creattiva anche la nona edizione della Fashion Half Marathon, concorso dedicato alle nuove generazioni di designer della moda. L’iniziativa ha confermato l’alto livello professionale e creativo dei partecipanti e ha decretato la vittoria di Linda Kiswani, seguita sul podio da Alice Noè al secondo posto e da Amanda Salvetti al terzo. Le prime tre classificate si sono aggiudicate altrettante macchine da cucire professionali by Juki. Inoltre, Linda Kiswani ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria per la stilista che ha saputo meglio interpretare il tema dell’UpCycling, riducendo al minimo gli scarti.

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