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Mercato immobiliare, il Sebino piace agli stranieri: case anche a più di 400mila euro

Foto di repertorio

Fimaa, la Federazione italiana mediatori e agenti d’affari aderente a Confcommercio Bergamo, ha presentato la 31ª edizione del Listino dei prezzi degli immobili della provincia di Bergamo, realizzata in collaborazione con Adiconsum, Ance Bergamo, Appe Confedilizia, Collegio dei geometri e geometri laureati di Bergamo, Consiglio notarile di Bergamo, con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Camera di commercio di Bergamo e Università degli studi di Bergamo. Il volume, aggiornato a ottobre 2025 e disponibile in edicola a 18 euro, raccoglie quotazioni basate sui valori reali degli atti registrati in città e provincia negli ultimi dodici mesi.

Il mercato residenziale continua a mostrare una crescita dei prezzi, consolidando gli incrementi degli anni precedenti. In città l’aumento medio è del 2,8%, con il centralissimo che segna un +3,2% e il semicentrale un +2,2%. Nei centri della provincia l’incremento è del 3,4%, con punte del 4,1% nei centri principali. Anche le compravendite sono in aumento del 4%. Il trilocale si conferma la tipologia più apprezzata e venduta, con il 43% del mercato, in particolare per metrature dai 70 ai 100 metri quadrati. In calo invece i quadrilocali (28%, -4% rispetto allo scorso anno), mentre tornano in auge i monolocali per studenti, lavoratori e affitti brevi.

Tra i prezzi più significativi in città, si va dai 3.800 euro al metro quadrato del quartiere Finardi e dell’Accademia Carrara ai 4.500 euro al metro quadrato di via Statuto (zona Piscine), fino ai 5.500 euro al metro quadrato di viale Vittorio Emanuele e dei Colli di Bergamo, con un picco di 6.500 euro in Città Alta. In provincia restano alte le quotazioni di Gorle (2.800 euro al metro quadrato), Treviglio (3.200 euro al metro quadrato) e San Pellegrino Terme (2.500 euro al metro quadrato). Le aree turistiche mantengono il loro appeal: a Sarnico la richiesta media con vista lago si attesta a 4.500 euro al metro quadrato, a Lovere a 3.600 euro al metro quadrato. Sul lago crescono le richieste di acquisto degli stranieri, con scelte di immobili anche oltre i 400mila euro. Anche i canoni di locazione registrano una crescita, con un aumento del 2% in città e dell’1,5% in provincia, alimentato principalmente dall’affitto turistico che riduce l’offerta di locazioni a scopo abitativo.

Il settore terziario continua invece la sua fase negativa. Il commercio registra un calo del 4% in città e del 4,5% in provincia per le compravendite, con un trend negativo anche per le locazioni (-3,8% in città, -4,7% in provincia). Il mercato degli uffici conferma il trend negativo con prezzi in discesa del 2,5% in città e del 3,6% in provincia, mentre i canoni di locazione calano del 2% in città e del 2,8% in provincia. Meglio il mercato dei capannoni, che pur restando debole mostra ancora segnali di dinamicità grazie al settore della logistica, con prezzi stabili (+0,5%) e affitti in lieve crescita (+1%).

Le previsioni per il 2026 indicano un rallentamento del mercato residenziale a causa della selettività delle politiche di credito e dell’erosione dei redditi, mentre il terziario continuerà ad affrontare grandi difficoltà. Sono previsti ulteriori rialzi dei prezzi delle compravendite, anche per effetto delle continue crescite dei costi di costruzione.

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