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Scanzo: l’esperienza dei volontari in Toscana a fianco degli alluvionati

La Protezione Civile di Scanzorosciate ha risposto ancora una volta presente a una chiamata di emergenza fuori dai confini della provincia di Bergamo. I volontari, infatti, si sono fatti trovare pronti anche in occasione dell’alluvione che ha funestato la Toscana all’inizio del mese di novembre.

«Eravamo già in stato di emergenza da tempo, sapevamo che avrebbero potuto chiamarci da un momento all’altro e che dovevamo farci trovare pronti- spiega Silvano Nembrini, uno dei volontari dell’associazione -. Una volta arrivata la chiamata, siamo partiti con i nostri bagagli e il nostro mezzo, con a bordo un piccolo scavatore. Abbiamo raggiunto la colonna mobile di Regione Lombardia che si era organizzata a Lodi e da lì ci siamo aggregati alla spedizione verso i Campi Bisenzio».

Una volta giunto in Toscana, il gruppo bergamasco è entrato a contatto con una situazione drammatica, come raccontato dalle immagini esposte anche dai media, e che loro hanno vissuto in prima persona.

«Per me era la prima esperienza di questo tipo, non avendo preso parte alle altre missioni come quella in Emilia Romagna – aggiunge Donato Brignoli, un altro dei volontari -. Abbiamo trovato tanto lavoro da fare e tanto materiale sulle strade. Inizialmente è stato uno shock, mi sono subito reso conto che avremmo dovuto darci molto da fare per aiutare questa gente. Da parte loro ho visto molta difficoltà, come è naturale in situazioni del genere, ma non ho visto disperazione, bensì un ambiente complessivamente voglioso di reagire e anche molto gentile e disponibile nei nostri confronti, nonostante lo sconforto di vedere tanta devastazione intorno a sé».

Per il gruppo di Scanzorosciate si tratta della terza occasione in cui è richiesto il loro intervento in aiuto alla colonna mobile di Regione Lombardia, dopo le missioni per le alluvioni in Emilia Romagna e nel milanese. Un risultato che avvalora ulteriormente il già prezioso lavoro che questo gruppo svolge sul territorio.

«I nostri “angeli gialli” – sottolinea il sindaco Paolo Colonna, anche lui membro del gruppo – sono il nostro orgoglio e di loro andiamo particolarmente fieri. Si tratta di un progetto nato da lontano, nel 2012 come Antincendio boschivo, che ci ha portato ad essere un punto di riferimento e di supporto anche in missioni fuori dai nostri territori».

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