Fa discutere il trasferimento del centro culturale islamico di Clusone all’ex albergo Aquiletta. Si sono mossi in particolare i giovani della Lega, che hanno organizzato anche una raccolta firme. «No ad una moschea all’Aquiletta»: è lo slogan scelto per l’iniziativa. Ma il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini, precisa subito: «Non è prevista alcuna moschea».
La raccolta firme inizierà sabato 23 marzo, dalle 14.30 alle 17.30 in Piazza della Rocca, nel centro di Clusone (in caso di maltempo nella sede della Lega in via Moroni). «Noi non siamo assolutamente contro la libertà di culto di queste persone – spiega Marco Maninetti, coordinatore della Lega giovani Val Seriana -. Speriamo che possano svolgere la loro attività serenamente senza recare nessun disturbo e siamo convinti che sarà così, ma crediamo che forse il fabbricato dell’ex albergo Aquiletta non sia il luogo adatto per una serie di ragioni che vanno dalle dimensioni all’area. Infatti, la struttura si trova nel bel mezzo di una zona residenziale che forse non è il posto adatto per questo tipo di centro».
«Soprattutto – aggiunge Maninetti – abbiamo il timore, speriamo infondato, che vengano svolte attività tipiche del luogo di culto. Tutto ciò potrebbe comportare, siccome sarebbe l’unica moschea di tutto il territorio della Val Seriana, che il bacino d’utenza diventasse veramente grande, con numeri difficili da gestire per quella zona. Ci auguriamo che vada tutto bene, ma sicuramente l’attenzione è alta. Con questa raccolta firme chiediamo all’amministrazione comunale di fare tutti i dovuti controlli necessari e che vengano tutelati i residenti. Chiediamo, inoltre, che questo centro culturale rimanga effettivamente tale e che il comune non autorizzi un cambio di destinazione d’uso in luogo di culto».
Chiamata in causa, l’Amministrazione comunale risponde per bocca del sindaco Massimo Morstabilini. «Anzitutto – spiega – non si deve parlare di moschea perché questa tipologia di destinazione d’uso non è prevista all’interno del nostro Piano di governo del territorio. Ma nemmeno sono arrivate richieste di aprire un nuovo luogo di culto».
Il sindaco chiarisce anche quali sono stati gli ultimi passaggi. «L’immobile privato che conosciamo come ex Albergo Aquiletta è stato messo all’asta dal Tribunale di Bergamo ed è stato acquistato dall’associazione culturale “Per il Bene Comune”. Si tratta di un’associazione culturale di stampo islamico, che è presente sul nostro territorio dal 2013. È nata a Gromo, dove hanno esercitato le loro attività per cinque anni. Poi si è trasferita a Clusone, nella zona dell’ex Olcese, dove dal 2018 al 2023 hanno svolto la loro attività senza che ci fossero particolari disturbi e lamentele. E adesso, con l’acquisizione di questo immobile, hanno cambiato di nuovo sede».
«Di recente – prosegue Morstabilini – ho incontrato il presidente con il quale abbiamo avuto un confronto sereno. Ho chiesto quali fossero i loro intendimenti e mi hanno confermato che all’ex Aquiletta verranno effettuate quelle attività svolte finora all’interno della sede dell’ex Olcese. Quindi non c’è nessunissima intenzione di realizzare un luogo di culto. Preciso, inoltre, che per esercitare un’attività culturale in un immobile privato non c’è bisogno di richiedere autorizzazione. È chiaro poi che tutto dovrà essere svolto senza arrecare disturbo. Ma ritengo che, come non ci sono stati problemi finora, non ce ne saranno nemmeno in futuro».