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Una scommessa con l’Erario. Si potrebbe sintetizzare in questo modo il Concordato preventivo biennale consistente in un accordo tra il contribuente e il Fisco italiano che permette, per un biennio, di pagare le principali imposte non sulla base degli effettivi redditi, ma su quanto preventivato dall’Agenzia delle entrate. L’adesione del contribuente è volontaria, ma irrevocabile: se lo stesso saprà generare entrate superiori rispetto a quanto stimato dall’Agenzia delle entrate non sarà soggetto ad un’ulteriore tassazione; viceversa, in caso di entrate inferiori, il contribuente sarà comunque tenuto a versare tutto quanto precedentemente concordato.
Senza dubbio, la principale difficoltà di scelta se aderire o meno consiste proprio nella capacità di previsione del contribuente poiché la stessa deve considerare molteplici fattori, compresa l’evoluzione del mercato di riferimento nei successivi due anni appunto. Il confronto con il proprio consulente fiscale è fondamentale per analizzare innanzitutto la possibilità di adesione, la propria situazione finanziaria ed ipotizzare le prospettive future di reddito.
Tuttavia, anche la più accurata stima può essere condizionata da “cigni neri” ovvero eventi esterni all’attività o alla professione svolta che possono influire notevolmente sulla capacità di produrre reddito da parte del contribuente, già impegnato con il Fisco, con effetti esponenziali in termini di perdite. Una parte di questi eventi eccezionali costituisce già, per legge, causa di cessazione del concordato. Ma non tutti sanno dell’esistenza di prodotti assicurativi che, pur con determinati limiti che vanno conosciuti, possono limitare ulteriormente l’esposizione patrimoniale del contribuente ed il rischio di insolvenza nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.
Domande o curiosità? L’agenzia territoriale “Stocchi” di Rovetta in via Magri 1/A riceve su appuntamento dal lunedì al sabato mattina.