L’Amministrazione comunale di Piario fa scattare la tolleranza zero verso chi abbandona rifiuti. Il cambio di marcia sta in un’ordinanza firmata dal sindaco Pietro Visini nei giorni scorsi. Un provvedimento che potrà far scattare sanzioni che vanno dai 50 euro ai 5 mila.
L’amministrazione ha compiuto questo passo dopo nuovi recenti episodi di inciviltà. «Purtroppo la gente è diventata poco sensibile su questo tema – osserva Visini -. In un periodo in cui sembra che tutti ci sentiamo più vicini alle tematiche ambientali, succede che quando ci fa comodo scarichiamo rifiuti ai bordi delle strade. Forse con l’idea che prima o poi qualcuno passi a ritirare la nostra immondizia».
L’ordinanza vieta di depositare, scaricare o abbandonare su aree pubbliche, su strade comunali e provinciali, nei corsi d’acqua qualsiasi tipo di rifiuti indifferenziati, differenziati, ingombranti o sacchetti contenenti rifiuti. Idem per i sacchetti dentro o vicino ai cestini. Così come mozziconi, pacchetti di sigarette, involucri di cibi su strade, piazze o aree pubbliche.
«Per scovare chi non rispetta le regole ci siamo dotati di telecamere, anche a trappola, un po’ su tutto il territorio comunale – prosegue il sindaco -. Questo ci permetterà di essere inflessibili. Abbiamo un solo operaio e non possiamo permetterci che questo corra da mattina a sera a raccogliere i rifiuti che lasciano in giro gli altri. È anche vero che dovremo piazzare qualche cestino in più. Lo faremo appena le finanze ce lo permetteranno. Mi appello poi ai possessori di cani. Noto molte persone che se anche portano con sé il sacchetto, lasciano che il cane sporchi in qualsiasi luogo».
A Piario l’abbandono dei rifiuti riguarda soprattutto la strada del “Grumello”, che porta a Clusone, e i due ingressi al paese. La Pineta merita poi un discorso a parte. «Lì la situazione è ancora peggiore, anche se in questo caso la maggior parte del territorio è sul Comune di Clusone – nota Visini -. Tutta la strada che porta all’ospedale è disseminata di sacchetti. Non parliamo del parcheggio che si trova a metà strada. Mi auguro che anche il mio collega Olini installi delle telecamere a trappola in modo che toccando il portafogli della gente si possa disincentivare questo tipo di comportamenti».