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Strade e animali selvatici: in alta Valseriana si cercano soluzioni

La maggior parte delle persone che abita nelle vallate prealpine conosce il rischio di trovarsi improvvisamente sulla strada qualche animale selvatico. In genere non mancano nemmeno i cartelli che lo segnalano. 

È inoltre grossomodo nota ai più anche la geografia degli attraversamenti di quelle che potrebbero essere considerate le “rotte” degli ungulati frequentate soprattutto in occasione di nevicate, siccità o nel periodo degli amori. Gli incontri ravvicinati infatti si ripetono spesso negli stessi luoghi. 

Sorvolando su interrogativi più alti come “è il cervo che attraversa la strada?” o “è la strada che attraverso il bosco?”, resta comunque il problema dei numerosi incidenti con un bilancio di innumerevoli animali morti o diverse auto danneggiate irreparabilmente. 

Dopo i casi accaduti nelle ultime settimane in alta Valseriana il tema si fa ancora più attuale. 

Ugo Lubrini

«Purtroppo in questo ultimo periodo – afferma il vicesindaco del Comune di Gandellino Ugo Lubrini -, da inizio novembre alla scorsa settimana, sul territorio dell’alta Valseriana si sono verificati alcuni impatti violenti che hanno coinvolto veicoli in transito sulle strade del territorio. Nessuno punta il dito contro gli animali, anzi pensiamo che fauna selvatica e uomo possano coesistere. Tuttavia servono interventi che possano permetterlo». 

«La presenza massiccia di questi ungulati sta causando diverse problematiche – prosegue Lubrini -, anche sui pascoli. Abbiamo visto anche 20-22 capi in un solo terreno. Alcuni agricoltori lamentano che in una sola notte i prati vengono ripuliti». 

«L’appello di questa amministrazione – conclude – è rivolto agli enti preposti alla tutela della fauna selvatica, affinché si possano predisporre interventi come la realizzazione di percorsi obbligati con passaggi in grado di garantire condizioni di sicurezza sia per l’uomo, sia per l’animale». 

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