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Il tram fino a Vertova, un sogno possibile?

Sulle carte urbanistiche i binari sono già tracciati. Più difficile tradurre il progetto in realtà Ma l’Amministrazione comunale di Vertova intende fare almeno un tentativo. In questi giorni il sindaco Luigi Gualdi ha scritto alla Provincia di Bergamo e a Teb (Tramvie elettriche bergamasche) per chiedere un tavolo di confronto. L’obiettivo è portare il tram oltre Albino, seguendo le orme della vecchia ferrovia. Un sogno che, se realizzato, potrebbe contribuire a far respirare una Valle Seriana che sembra sempre più congestionata dal traffico.

«In questi giorni si è avviato un dibattito sulla viabilità in Val Seriana e quindi ci è sembrato doveroso ricordare che il progetto per portare il tram da Albino a Vertova è già inserito nel Piano territoriale di coordinamento provinciale – spiega il primo cittadino –. Dirò di più: quando come Comune nel 2011 abbiamo redatto il Piano di governo del territorio, la Provincia aveva richiesto che nella cartografia fosse prevista la possibilità di questo prolungamento fino alla stazione di Vertova. Per questo chiediamo un tavolo di confronto con i due attori principali in questo settore».

L'ex deposito della stazione ferroviaria
L’ex deposito della stazione ferroviaria

Il Comune di Vertova, sottolinea il primo cittadino, in questi anni si è preparato all’arrivo del tram in paese: «Abbiamo, ad esempio, realizzato parcheggi proprio per questa eventualità. Due anni fa è stato ristrutturato il vecchio deposito della stazione, che potrebbe essere utilizzato per gli arrivi. Inoltre, nei mesi scorsi abbiamo acquisito dal demanio tutte le aree sull’ex sedime ferroviario, di fianco alla vecchia provinciale. Si tratta di azioni concrete per poter permettere poi una progettazione seria e fattibile».

Un sostegno arriva anche dall’ex sindaco di Vertova, ora consigliere comunale, Riccardo Cagnoni, componente della Commissione sviluppo in Provincia. «Ritengo che questo confronto vada esteso a tutti gli attori del territorio – osserva –: i sindaci, la Comunità montana, il senatore Nunziante Consiglio (ex presidente Teb), i consiglieri regionali Jacopo Scandella e Angelo Capelli, l’assessore regionale Alessandro Sorte. Ci auguriamo che tutti partecipino a questo dibattito e si arrivi poi a un risultato positivo».

Ma conviene di questi tempi realizzare un’infrastruttura simile? «In Val Seriana abbiamo una viabilità insostenibile – sottolinea Cagnoni –. Oggi il tram arriva fino ad Albino, da lì a salire c’è un bacino di 40 mila abitanti che in futuro potrebbero diventare potenziali viaggiatori, dando ovviamente notevoli benefici alla fluidità del traffico e all’ambiente, come hanno anche sottolineato recentemente Italia Nostra e Legambiente in una lettera che sollecitava la realizzazione del secondo troncone». Il segreto è fare squadra, chissà se la Val Seriana ci riuscirà.

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