Un successo per certi versi annunciato, frutto di un impegno corale che ha messo in luce importanti sinergie. Ha chiuso i battenti a Gandino, nel pomeriggio di Santo Stefano, la Casa Bergamasca di Babbo Natale, allestita dallo scorso novembre in un’antica dimora di via Bettera a pochi passi dalla Basilica.
Un breve momento conclusivo ha coinvolto, oltre a Babbo Natale, gli organizzatori della Fattoria Ariete, il sindaco di Gandino Filippo Servalli, i rappresentanti dei Commercianti e il coordinatore del distretto de “Le Cinque terre della Val Gandino”, Giambattista Gherardi.
«È stato un lavoro di squadra – ha detto quest’ultimo – che ha unito l’intera Valle e che ancora proporrà eventi di rilievo: il 5 e 6 gennaio i Re Magi a Casnigo fra Santissima Trinità e centro storico, il 6 gennaio la “Befana dal Cielo” a Gandino grazie al Volo Libero Monte Farno. La Val Gandino in queste settimane ha unito tradizione e innovazione, con flussi importanti di visitatori, e dando risalto a realtà importanti dell’enogastronomia locale ma anche visibilità a realtà culturali come il Museo dei Presepi. Condivise a più livelli le scelte che hanno puntato sul target “family”: sarà il tema forte del 2023 per Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano Sant’Andrea».
Al termine del pomeriggio conclusivo Babbo Natale e gli Elfi suoi assistenti hanno estratto le letterine che consentiranno ai fortunati estensori di godere di una visita didattica gratuita, insieme alla propria classe, alla Fattoria Didattica Ariete di Gorno.