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Ogna, in piazza musica e sapori pugliesi

Piazza di Ogna dall'alto

Si respirava aria di Puglia, nel fine settimana a Villa d’Ogna. La «Festa della natura», manifestazione che ogni anno va alla scoperta di una regione italiana, questa volta ha puntato verso Sud. Così, sapori, profumi, tradizioni, musiche e danze pugliesi per due giorni hanno riempito la piazza di Ogna.

Festa della natura Ogna
Un altro momento della festa

Nello spazio attorno alla fontana erano allestiti stand con prodotti tipici e d’artigianato. Spiccava l’Associazione Cartapestai Casamassimesi con le sue maschere di cartapesta e le statuine del presepe. Accanto, invece, si potevano trovare i tamburelli di Davide Torrente: «Sono convinto si debba dare una svolta nella costruzione di strumenti musicali tradizionali. Al momento continuano ad essere usate soprattutto pelli animali, ma io ho pensato di adattare materiali industriali sintetici, che tra l’altro hanno il pregio di essere stampati mettendoci sopra delle immagini».

Torrente era alla festa anche con un’ensemble composta da musicisti di tradizioni diverse: hanno proposto canti di corteggiamento e di lavoro legati alla tradizione della zona di Cisternino e del brindisino. La musica l’ha fatta da padrone anche con i canti e i balli dei gruppi folkloristici «Città dei Trulli» e «Compagnia Stabile» di Alberobello. Esibizioni che hanno riportato alla tradizione contadina, ai momenti di lavoro e di festa.

Il gruppo folkloristico «Città dei Trulli»
Il gruppo folkloristico «Città dei Trulli» di Alberobello

La «Festa della natura» è soprattutto festa di sapori e sono stati davvero tanti i prodotti pugliesi portati in tavola. Dall’Olio di Mattinata al Capocollo di Martina Franca, dalle fave di Carpino alle cipolle di Acquaviva, fino ai taralli, alla focaccia barese, ai dolci. Tutti cibi particolarmente apprezzati dai visitatori.

Soddisfatti gli organizzatori del C’Entro parrocchiale Ogna. «La Puglia è stata una scelta azzeccata e anche il tempo ci ha dato una mano», dice Severino Legrenzi. Ora il pensiero è già all’anno prossimo e alla prossima regione.

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