Mentre la Lega Nord chiede il referendum per l’autonomia della regione Lombardia, il Pd si organizza per evitare di spendere denaro pubblico con la consultazione popolare. «La nostra posizione è chiara – spiega il vice segretario provinciale del Pd Davide Casati -, buttare via 30 milioni di euro per fare un referendum che dice “cara Regione apri una trattativa con lo Stato per avere maggiore autonomia” è inutile. Dobbiamo accelerare i tempi. Siccome il Pd è per l’autonomia finanziaria degli enti locali da sempre, siccome siamo d’accordo che regione Lombardia sia virtuosa e debba avere maggiori spazi di autonomia, dobbiamo subito aprire una trattativa con il Governo, con Matteo Renzi e il sottosegretario Gianclaudio Bressa per ottenere l’autonomia. Per questo come Pd stiamo mettendo in rete tutti gli amministratori lombardi, partendo anche da Bergamo, per aprire subito una trattativa insieme a regione Lombardia affinché il Governo conceda questa autonomia finanziaria alla nostra Regione senza dover andare a fare un referendum che costa 30 milioni di euro. Sì dunque all’autonomia, ma senza il referendum, agiamo subito in trattativa con il Governo».
E se non ci fossero aperture dal Governo? «Contiamo ovviamente che ci siano – continua Casati -, non abbiamo deciso ancora nulla. La speranza è di arrivare alla trattativa prima del referendum. Qualora il Governo ci dovesse chiudere le porte in faccia valuteremo, perché comunque prima di tutto viene il territorio dove viviamo. Ma non pensiamo a questo scenario perché da parte del Governo c’è già stata la disponibilità a valutare questo dialogo».