La giunta della regione Lombardia venerdì 25 settembre ha approvato il piano tariffario per gli interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, il recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza nel caso in cui non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso.
“Il soccorso è garantito a tutti – ha commentato il consigliere del Gruppo Maroni Presidente Lara Magoni, relatrice del progetto di legge approvato a marzo -. L’unico obiettivo del provvedimento è quello di responsabilizzare coloro che vivono la montagna con imprudenza e poca cautela”. “La quota di compartecipazione a carico dell’utente – spiega Magoni -, che può raggiungere una somma massima di 780 euro per evento, deve essere considerata solo ed esclusivamente come un deterrente a scopo preventivo per affrontare le attività escursioniste in sicurezza e non certamente come un nuovo ticket”. “Un’altra novità del provvedimento – precisa Magoni – è la maggiorazione del 30% per gli interventi causati da utenti imprudenti che mettono a repentaglio la propria vita e quella altrui”. “Dopo Veneto, Trentino e Valle d’Aosta, anche la Lombardia ha la sua legge. Contrariamente a quanto dichiarato in fase di approvazione dalle opposizioni – conclude – la legge, che garantirà maggiore sicurezza per tutti, ha avuto il lasciapassare anche da Palazzo Chigi”.