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Valzurio, i massi fanno paura. Ma chi paga i lavori?

Masso Valzurio

È bastato salire in quota per rendersi conto che non c’era scelta: il sindaco di Oltressenda Alta Michele Vanoncini ha disposto la chiusura della strada che dalla località Camai conduce a Valzurio. È la seconda volta che accade dall’inizio dell’anno. Il masso precipitato sulla carreggiata nella notte ha messo in evidenza una situazione più grave del previsto.

Nel pomeriggio si è svolto il sopralluogo con i tecnici della Sede territoriale della Regione (Ster) lungo il versante da cui si è staccata la roccia. «La situazione è molto pericolosa – spiega il sindaco –. Dalla parete verticale si sono staccati dei massi, sono caduti, si sono frantumati e uno di questi è rotolato fino alla strada. Ma ci sono altri massi che stanno per precipitare a valle. A questo punto sono costretto a chiudere la strada a tempo indeterminato. In coscienza, domani mattina mi sento di far partire i lavori. Il problema grosso è che non so se la Regione mi pagherà questo intervento, che è stato valutato in 70 mila euro».

Questa volta per mettere in sicurezza il versante non basteranno le reti. «Sotto la verticale e il ghiaione dobbiamo realizzare un vallo che consenta ai massi di fermarsi – prosegue il sindaco –. La costruzione di quest’opera è determinante. Ma la prima cosa da fare è far cadere tutti i massi. Poi dovremo costruire il vallo utilizzando anche la roccia che è stata fatta cadere».

Già all’inizio dell’anno Valzurio era rimasta isolata per un mese. Alcuni massi caduti a gennaio avevano costretto il sindaco a disporre la chiusura della strada, che si era protratta per un mese. «Proprio in questi giorni dovremmo riscuotere dalla Regione i 73 mila euro del lavoro fatto a febbraio», spiega Vanoncini. Adesso la domanda è: chi pagherà questo nuovo intervento? «Ho fiducia, ho sempre avuto fiducia. Dobbiamo fermare questo dissesto idrogeologico».

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