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Albino, «off limits» l’area contaminata vicino al Serio

Zona vasche Albino

In municipio ad Albino si è svolto un incontro per decidere come procedere nell’area lungo il fiume Serio, dove alcuni carotaggi compiuti a settembre hanno evidenziato la presenza nel terreno di metalli pesanti. In questa zona, il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca dovrebbe realizzare delle enormi vasche per contenere l’acqua del fiume, un progetto di cui si parla da decenni. I terreni fanno capo a 7/8 persone, ieri (venerdì 23 ottobre) presenti in comune per capire quali azioni intraprendere.

Il sindaco Fabio Terzi ha detto che il primo problema riguarda l’accertamento della responsabilità di chi ha portato questi materiali nell’area. È poco probabile, però, che si possa risalire al responsabile dell’inquinamento: i depositi risalgono a 30/40 anni fa, quando non c’era una normativa in materia. L’assessore all’Ecologia Aldo Moretti ha ricordato che l’Asl ha già escluso una contaminazione della falda acquifera, anche se il sindaco ha rivelato che una minima contaminazione c’è stata, nell’area dove dovrebbe essere realizzata la seconda vasca, più a valle.

Ai proprietari il Comune ha chiesto di presentare un’autodichiarazione ben motivata, su moduli forniti dall’ente stesso, in cui spiegano di non essere responsabili. I proprietari non saranno obbligati ad accollarsi i costi del piano di caratterizzazione, che dovrebbe comportare una spesa tra i 15 e i 20 mila euro. Idem per l’eventuale bonifica, di cui è difficile stimare l’ammontare. Il sindaco ha però precisato che le zone all’interno del perimetro individuato dai carotaggi saranno «off limits»: non potrà essere svolta nessuna attività, dall’orto allo sfalcio per il fieno, né potranno esserci edificazioni. I proprietari saranno tenuti a metterle in sicurezza, vietando il passaggio.

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