Dovranno ricredersi quelli che pensano che il Parco delle Orobie Bergamasche sia solo una serie di vincoli per il territorio. In queste ultime settimana l’Ente ha permesso diversi interventi in montagna a beneficio dell’attività antropica, in particolare di quella degli alpeggiatori.
«È stato un anno davvero prolifico – spiega il presidente del Parco delle Orobie Bergamasche Yvan Caccia – sia per la capacità che ha avuto l’Ente di attrarre risorse attraverso regione Lombardia e soprattutto Fondazione Cariplo, sia per i cantieri che i comuni queste risorse hanno attivato. In valle Seriana in modo particolare sono stati finanziati interventi, con la seconda fase del progetto A.R.C.Orobie: opere che hanno interessato la Baita di Mezzo nel comune di Valbondione e della Costa sull’Avert per quanto riguarda Gromo».
Oltre alle riqualificazioni il Parco è stato importante anche per far fronte a urgenze. «A Parre, – continua Caccia – su una proprietà del comune di Ponte Nossa, il rifugio Leten, abbiamo messo a disposizione 20.000 euro che hanno permesso, insieme alle risorse dell’assicurazione, di riqualificare lo stabile seriamente danneggiato dalle abbondanti nevicate di due anni fa». Altre risorse sono state assegnate a Gorno, circa 45.000 euro, utili per il consolidamento dello strada che porta all’Alpe Grem.
Si è guardato anche a necessità particolari capaci di valorizzare le bellezze naturali, è il caso della Valle Sanguigno, dove sono state realizzate le passerelle sulle torbiere. Ad Ardesio sono state applicate tecniche conservative dei muri a secco crollati lungo la strada che da Ave porta a Candave.