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Ostello della Ripa, c’è Sgarbi al telefono

Ripa Hostel

Una fredda serata d’autunno tiene a battesimo la nuova scommessa del turismo in Val Seriana. A Desenzano di Albino è stato inaugurato l’ostello realizzato negli spazi dell’ex Convento della Ripa, primo passo del progetto che prevede anche l’apertura di un centro culturale dedicato al tema della differenza. Questo secondo intervento porterà al recupero della parte più preziosa dal punto di vista storico e architettonico del convento, gioiello del Quattrocento. Per completare l’opera serve però almeno un milione di euro. «Le idee ci sono, aspettiamo che qualcuno ci dia una mano», ha detto Fabrizio Persico, presidente della Cooperativa «La Fenice» che nel 2008 acquistò il complesso dando il via al percorso.

Inaugurazione Ripa Hostel
Un momento della cerimonia d’inaugurazione

Tante autorità, ma anche molti cittadini, hanno voluto essere presenti alla festa d’inaugurazione. Oltre a Persico, che ha fatto gli onori di casa, c’erano il senatore della Lega Nord Nunziante Consiglio, la deputata del Partito democratico Elena Carnevali, l’ex presidente della Provincia Ettore Pirovano, Carlo Vimercati della Fondazione Cariplo, il presidente di PromoSerio Guido Fratta, l’ex sindaco di Albino Luca Carrara e l’attuale primo cittadino Fabio Terzi. È intervenuto in collegamento telefonico anche Vittorio Sgarbi, chiamato da Pirovano.

Il critico d’arte aveva visitato l’ex convento due anni fa e ha ricordato lo stato di abbandono in cui lo aveva trovato. «Le istituzioni – ha aggiunto – hanno capito che è più importante restaurare un monastero che non fare una rotatoria in più». Sgarbi ha poi sottolineato che un intervento di recupero «è come un contagio che determina poi attenzione da parte delle istituzioni. Se un luogo rimane dimenticato, fuori dalla memoria, uno lo abbandona perché abbandona anche la conoscenza e il ricordo del luogo. Se invece lo tiene vivo e lo innalza, la suggestione e il contagio fanno pensare a tutti che è responsabilità di ognuno». Il critico ha poi concluso: «Se i finanziamenti si usano come in questo caso, tra l’altro in modo molto parsimonioso e misurato, si ottengono grandi risultati».

Ripa Hostel
L’ostello visto dall’esterno

Per l’ostello ha messo a disposizione un contributo anche la Regione, mentre da Fondazione Cariplo sono arrivati fondi per il centro culturale nell’ambito del progetto «Val Seriana: un sistema che fa la differenza». Ma sono tante le istituzioni che hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo. «Ora c’è bisogno di un altro sforzo», ha sintetizzato il senatore Consiglio. Proprio sul futuro non è mancata una nota polemica. L’ex sindaco di Albino Luca Carrara, dopo aver sottolineato «questo è uno spazio straordinario che meritava l’aiuto dato dalla nostra amministrazione», ha aggiunto: «Spero che l’amministrazione attuale possa trovare le risorse e la voglia per sostenere questo progetto importante per Albino e la Valle, anche se non mi sembra considerate le polemiche di questa settimana in commissione». Un riferimento alla questione degli oneri, finita pure davanti al Tar.

Chiesa Ripa
La chiesa superiore del convento, uno degli spazi che restano da recuperare

«A me non piace far polemiche, piace rispondere coi fatti – ha replicato l’attuale primo cittadino -. Abbiamo partecipato a un altro bando Cariplo, dello stesso tipo a cui ha partecipato la precedente amministrazione. Bando che vede in tandem l’amministrazione pubblica e il terzo settore. Io tengo a questo luogo. C’è ancora qualche angolo da smussare, ma gli angoli sono fatti apposta per essere smussati. Sono certo che troveremo la quadra e un percorso condiviso per il futuro».

Ripa Hostel
Una delle camere dell’ostello

Da sottolineare che la gestione dell’ostello è stata affidata alla Cooperativa «Diagramma», formata da giovani sotto i 35 anni. «Per noi è un grosso impegno, ma soprattutto oggi con la carenza di lavoro e i problemi legati all’occupazione giovanile pensiamo che questa possa essere una bella scommessa per rilanciare il diritto al lavoro per i giovani», ha detto il presidente Luca Blumer. Aperto ad agosto, l’ostello in questi mesi ha accolto già i primi turisti: nelle scorse settimane un gruppo è arrivato addirittura dal Canada.

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