Alla minoranza di Valbondione non tornano i conti. Il gruppo guidato in Consiglio comunale da Romina Riccardi solleva perplessità in merito al progetto messo in campo dall’Amministrazione comunale per dar lavoro ai disoccupati tramite un programma di piccole manutenzioni. «A quanto ammontano gli interventi che vedranno effettivamente coinvolte le persone senza lavoro?», chiede in sostanza la capogruppo alla prima cittadina Sonia Simoncelli.
«È già la seconda volta che il sindaco di Valbondione interviene pubblicamente dichiarando che nel bilancio di previsione sono stati stanziati 200 mila euro per opere di manutenzione e che le stesse vedranno impegnati i disoccupati del paese, in particolare i padri di famiglia – esordisce Romina Riccardi –. Sebbene l’iniziativa sia lodevole, al riguardo abbiamo alcune perplessità. Anzitutto, la sola riqualificazione dell’impianto di illuminazione ammonta a 160 mila euro e l’intervento sarà affidato a Enel Sole, come deliberato nell’ultimo Consiglio comunale. Quindi, si suppone che per le altre opere di manutenzione si debba spendere quanto resta, esclusa l’acquisizione dell’impianto d’innevamento della pista di sci nordico di Casa Corti».
I conti son presto fatti: 200 mila meno 160 fa 40 mila. «In Consiglio è stato comunicato che gli interventi saranno affidati ai disoccupati tramite i voucher, ma poiché tale forma di pagamento è prevista per prestazioni occasionali, ci chiediamo come sia possibile coprire l’importo». Inoltre, la capogruppo di minoranza fa notare come la realizzazione delle opere debba avvenire «entro due mesi e mezzo e con l’imminente arrivo della neve».
Infine, la richiesta alla prima cittadina: «Vorremmo sapere a quanto ammontano le opere di manutenzione da affidare ai disoccupati. Dai nostri conti l’ammontare non è di 200 mila euro, ma di qualche migliaio di euro». Romina Riccardi chiede quindi «chiarezza per non illudere i cittadini».
